Andrea Apostolo: La vita ed il martirio del “primo chiamato” da Gesù Cristo

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L’Apostolo Andrea conosciuto anche come “il primo chiamato”, fu il primo discepolo di Gesù Cristo, che non esitò a riconoscerlo come il Messia, e che lo seguì fedelmente durante tutto il suo ministero. Era il fratello di Simon Pietro, che grazie alle sue insistenze conobbe Gesù, e lo seguì a sua volta divenendo il capo degli apostoli. Nacque tra il 5 e il 10 d.C., a Betsaida, un villaggio di pescatori sulle rive del Mar di Galilea. Sia Andrea che Pietro erano anch’essi pescatori, così come i loro soci Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che divennero anche loro apostoli di Gesù Cristo.

Andrea, l’apostolo che riconobbe in Cristo l’Agnello di Dio

Dapprima, Andrea era discepolo di Giovanni Battista, ma seguì Gesù dopo che lo stesso Giovanni vedendo passare il Cristo, si mise ad urlare: “Ecco l’Agnello di Dio!”.

Quel giorno dopo averlo raggiunto, Andrea trascorse con Gesù tutta la giornata, e rimase tanto affascinato da quello che poté vedere e sentire, da mettersi subito alla ricerca di suo fratello Simone, per dirgli con emozione: “Abbiamo trovato il Messia” (Giovanni 1:35-42). Il giorno dopo, Gesù chiamò Andrea e Simon Pietro perché lasciassero le reti e lo seguissero, promettendo loro che li avrebbe trasformati in pescatori di uomini. Andrea e Simone non esitarono a seguire Gesù Cristo, entrando così a far parte della cerchia più ristretta dei suoi discepoli insieme a Giacomo e Giovanni (Mc 1,16-20).

L’Apostolo Andrea ricondusse a Cristo molte Anime, compresa quella del “cieco nato”

L’Apostolo Andrea, compare nei Vangeli come seguace molto attivo ed estremamente fedele a Gesù Cristo; presente a molti dei più importanti eventi del Suo ministero, come il pasto dei cinquemila (Giovanni 6:8-9), la trasfigurazione (Marco 9:2), e l’ultima cena (Marco 14:17). Andrea ricondusse a Gesù molte Anime, compresa quella dell’uomo che era cieco dalla nascita e che fu miracolato. Quell’uomo, divenne il protagonista di uno dei miracoli più belli di Gesù Cristo, che è riportato nel capitolo 9 del Vangelo di Giovanni, nella parabola della guarigione del cieco nato.

Dopo essere stato testimone della morte, risurrezione, ed ascensione di Gesù Cristo, Andrea viaggiò molto per diffondere il Vangelo in Asia Minore, Scizia, Tracia, Macedonia, Grecia, ed India. Fondò diverse chiese e nominò vescovi e sacerdoti. Una delle sue missioni più famose, fu quella di Patrasso, città dell’Acaia (l’odierna Grecia), dove convertì al Cristianesimo molte persone, tra cui Maximilla, moglie del governatore romano Egeato (Aegeates in latino) che si adirò e lo perseguitò.

L’arresto ed il martirio dell’Apostolo Andrea ad opera del governatore Egeato

Egeato governatore pagano marito di Maximilla, ordinò l’arresto e la crocifissione dell’Apostolo Andrea, da revocare soltanto in caso avesse rinnegato il proprio credo, piegandosi a sacrificare animali e pronunciare formule di adorazione ai dei pagani. Andrea non accettò mai di rinunciare alla sua fede in Cristo, e fu così che accolse la morte, con grande abbandono e come un modo per imitare il suo Signore.

La crocifissione di Sant'Andrea Apostolo di Gesù Cristo

Dato che si sentiva indegno di morire sullo stesso tipo di croce di Gesù, Andrea chiese di essere crocifisso su di una croce a forma di X, e prima di morire trascorse due giorni inchiodato alla croce, pregando per i suoi convertiti e per la Anime di tutti i suoi carnefici.

Le reliquie dell’Apostolo Andrea, furono portate da Patrasso a Costantinopoli dall’imperatore Costanzo II nel 357 d.C., e successivamente trasferite in vari altri luoghi: Amalfi (Italia), Edimburgo (Scozia), Varsavia (Polonia), Roma (Italia), e di nuovo a Patrasso. Ad oggi, le reliquie dell’Apostolo Andrea si trovano in luoghi diversi. La maggior parte del suo corpo è conservata nella cripta del Duomo di Amalfi, mentre la sua testa è custodita nella Basilica di Sant’Andrea a Patrasso, dove fu martirizzato, e dove sono conservate anche alcune parti della sua croce. Altre reliquie sono sparse in diverse chiese e cattedrali d’Europa, a Sarzana, Pienza, Roma, Malta, Scozia, Romania, e Ucraina.

Ricordo, venerazione, e lascito Spirituale dell’Apostolo Andrea

Sant’Andrea Apostolo è onorato da numerose chiese ed istituzioni in tutto il mondo, ed il suo nome e la sua croce sono divenuti anche un simbolo della Scozia. Ma prima di tutto, l’apostolo Andrea è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa, che lo considerano il Primo Chiamato ed il fondatore della Chiesa di Costantinopoli. È il patrono di diversi paesi e professioni, in particolare dei pescatori e dei pescivendoli, e la sua festa si celebra il 30 novembre. Il suo simbolo è la croce decussata, ovverosia a forma di X sulla quale fu crocifisso.

E’ improbabile che l’Apostolo Andrea abbia scritto un vangelo, dato che a lui si attribuisce soltanto un’apocrifo di dubbia autenticità, ritrovato in pessime condizioni e di cui si hanno poche testimonianze indirette. In compenso nel Vangelo di Giovanni, Andrea è nominato spesso e descritto come un apostolo umile e fedele, che seguì Gesù dall’inizio alla fine, e che aveva la passione di condividere la sua fede con gli altri, per condurli a Cristo e salvare le loro Anime.

Sant’Andrea Apostolo, fu il primo a divenire pescatore di Anime per conto di Gesù Cristo. Tributò al Messia tutta la sua fede ed annunciò il vangelo in terre lontane. Fu vescovo di Patrasso, pastore fedele, e guidò il suo gregge con dedizione ed umiltà. Abbracciò la sua sorte con gioia e con amore, e morì martire rimanendo un simbolo di speranza per ogni cristiano che soffre per Cristo e per la venuta del Suo Regno.

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Firma Daniele 9

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