In fatto di musica e video dallo spiccato contenuto sapienziale, Christina Aguilera è seconda soltanto a Madonna e Lady Gaga. In “Fighter”, il livello dei messaggi, e l’energia trasmessa da immagini e parole, sono tali da scuotere le Anime più intorpidite. Tutto è molto chiaro, il video inizia mostrando una falena, che è un simbolo di morte, e Christina prigioniera di una teca di vetro, all’interno di un oscuro sotterraneo.

Quell’oscura prigionia, è la stessa che secondo il vangelo di Giovanni, Platone nel mito della grotta, Dante nel suo inferno, ed altri mistici e filosofi, simboleggia la reale condizione umana. Ciò che per le masse rappresenta una nascita, è in realtà la caduta di un’Anima sotto il giogo degli arconti, che incarnandosi, perde la propria connotazione Spirituale. L’Anima “muore” nella carne, ed attende di risorgere nello Spirito, per mezzo dell’energia sessuale ed il Christos Solare.
Nel frattempo, relegata in un corpo fisico e mentale, in netto contrasto con la sua Divina natura, l’Anima è costretta ad esperienze traumatiche. Gli stati emotivi di paura, rabbia, ansia, ed i sentimenti d’odio, invidia, gelosia, comportano la dispersione del suo potenziale elettromagnetico, ed alimentano il mondo di bassa vibrazione delle potenze arcontiche. Nel video di “Fighter”, gli arconti condizionano l’esistenza di Christina, per indurla a provare emozioni di bassa vibrazione, che divengono il loro cibo.

Simbolicamente, l’energia aurea dispersa da Christina si trasforma in frutti neri, subito ingoiati dagli arconti, anche se tra qualche difficoltà, e rigurgito. Quasi sempre in realtà, nonostante attingano alle vibrazioni più basse, le entità arcontiche faticano a nutrirsi delle frequenze disperse dalle Anime. Per questo, oltre ad alimentarsi con fatica, hanno un incedere malfermo, e sembrano senza forze. Questo però, non impedisce loro di inseguire Christina, che dopo un primo risveglio, intende sottrarsi alla sua condizione di schiavitù, frantumando la teca nella quale è stata rinchiusa.

Christina fugge, e gli arconti a rincorrerla sono tre, poiché in questo video come in molti altri, si fa riferimento alla trinità satanica, attiva in terza dimensione nelle forme di vita basate sul carbonio, che come spiego qui, ha un isotopo di 6 protoni, 6 elettroni, e 6 neutroni. L’apostolo Giovanni infatti, identifica il 666 come il “numero della bestia”, perché l’atomo del carbonio è la bestia che lega le Anime alla materia, confinandole in corpi fisici interferiti da un io di bassa vibrazione.
Il video prosegue, mostrando Christina attaccata dagli arconti, che la colpiscono con degli spilloni, metafora delle prove cui la vita di terza dimensione (interferita dalle potenze arcontiche) sottopone ogni essere umano. Morte, dolore, affaticamento fisico e mentale, solitudine, e senso di abbandono, fanno parte della condizione di vita nella materia, e danno modo agli arconti di parassitare le Anime.

Dopo esserne stata trafitta, Christina estrae gli spilloni dal proprio corpo, ed invece di rivolgerli contro gli arconti, li lancia davanti a sé, fino a trapassare un’invisibile parete di vetro. Quell’impercettibile parete trasparente simboleggia il Velo di Maya, impetuosamente squarciato da Christina, che forgiata dall’influsso degli arconti, ha utilizzato le loro stesse armi come strumento di liberazione.

Quando la sofferenza tocca il limite, diviene forza, e grazie ad essa, Christina apre il terzo occhio ed inizia a realizzare la propria Anima. Esistono infatti due strade per elevare l’Anima allo Spirito, una è quella della sofferenza, l’altra è quella della conoscenza. Purtroppo, in pochi imboccano la strada che potrebbe renderli felici e risparmiare loro molto dolore. Quasi tutti, si lasciano andare al materialismo o si affidano alle religioni, reincarnandosi migliaia di volte, e sperimentando innumerevoli ed inutili sofferenze.
Sappiate comunque, che il Padre non abbandona neppure un’Anima, e che tutte prima o poi tornano a Lui, ma sta al vostro libero arbitrio decidere come “riportare a casa” la vostra. Ogni sofferenza, lieve o profonda che sia, è convertita in energia, e contribuisce all’attivazione del Christos Solare, che nel Cuore, è l’interruttore che avvia il processo di ascensione dell’Anima. Chi sceglie di elevare l’Anima attraverso la conoscenza del Christos, attiva i medesimi processi di ascensione senza bisogno di soffrire.

Dal momento in cui Christina squarcia il Velo di Maia, e per mezzo dell’occhio interiore viene in contatto con il Sé Animico, rinasce sostituendo le sue vesti scure con un bell’abito bianco. Come nella scacchiera massonica, ed in altre simbologie, il nero metaforicamente attribuito al carbonio ed alla materia, si alterna al bianco attribuito all’antimateria ed allo Spirito. Il cambio d’abito, rappresenta quindi il passaggio dalla materia allo Spirito, il momento in cui l’Anima si eleva ad un piano superiore, oltre la terza, e la quarta dimensione, che l’essere umano non percepisce ma identifica come “il tempo”.
Soltanto allora, le falene (che simboleggiano la morte) abbandonano Christina, poiché finalmente, l’Anima è tornata allo Spirito e risorta a vera Vita. Ripeto spesso che è necessario risorgere da vivi per non morire più, e con questo, intendo dire che l’Anima deve essere realizzata prima che abbandoni il corpo, e si reincarni per l’ennesima volta in dimensioni di bassa vibrazione. Elevare l’Anima durante un’incarnazione terrena, significa sottrarre la propria emanazione fisica al dominio degli arconti, e costituire un potente Essere Unico, vivente nella materia e nello Spirito, capace di manifestare nel mondo ciò che proietta nell’etere Spirituale.

Nel video di “Fighter”, il nuovo Essere costituito da un Io Superiore e l’Anima ricondotta allo Spirito, è simboleggiato dallo sdoppiamento di Christina, che allo stesso tempo, è in alto luminosa ed ammantata di bianco, ed in basso, rinvigorita e vestita di rosso e di nero. Ai piedi dell’emanazione fisica di Christina, è presente un’esalazione purpurea, che rappresenta l’Energia Sessuale, ossia l’energia nucleare debole proveniente dal centro della terra (lo Spirito Santo, o Kundalini), All’origine di ogni forma di vita, capace di generare nella carne, e nello Spirito.
Dopo la trasformazione, gli arconti fuggono alla vista di Christina, che è oramai alta nello Spirito e potentissima sulla Terra.

Il tatuaggio sulla fronte di Christina, e le dita poggiate sulle amigdala, evidenziano la zona del terzo occhio e l’attività del cervello limbico, irrorato dall’energia sessuale, e connesso all’etere Spirituale. Infine, osservate i suoi occhi, del blu che nell’iconografia Cristiana rappresenta lo Spirito, ed attraversati da un’energia inarrestabile, che dal basso sale verso l’alto. Quello, è esattamente il flusso della Kundalini che sale al cervello limbico, che non è visibile dall’esterno, ma dall’interno, e perfettamente riconoscibile da chi lo possiede.

Importanti considerazioni sul testo, e sulla simbologia dell’unione degli opposti.
Chi possiede la conoscenza, e sa come far presa sulle Anime, bada prima di tutto alle immagini, perché la parte subliminale degli esseri umani (l’Anima), risponde soprattutto agli stimoli visivi. Per questo il video di “Fighter”, senza ombra di dubbio, ha lo scopo di comunicare un messaggio che va ben oltre una canzone. Il testo invece, come spesso accade in questi casi, è ambiguo, in modo da lasciare spazio a molte interpretazioni. Tuttavia, chi comprende il senso delle simbologie proposte nel video, non avrà dubbi nel riconoscere occultato nel testo, il medesimo contenuto sapienziale.
Il senso del testo è condensato nel ritornello: “Se non fosse stato per le tue torture, non sarei quella che sono oggi, quindi ti ringrazio, perché mi hai resa una combattente”. Con queste parole, Christina riprende il concetto di elevazione attraverso la sofferenza, ma video e parole, si uniscono ed inviano il messaggio più potente al minuto 1:40.
Nel momento esatto in cui canta “Mi hai presa alle spalle, non vedevo arrivare le tue pugnalate, prima di comprendere il tuo gioco”, Christina unisce e richiude (ripetutamente) medio ed anulare sul palmo della mano.

Il gesto delle “corna”, riprende il significato di una simbologia ricorrente nell’arte sacra (ad esempio nella Cappella Sistina) e tutt’oggi utilizzata da clero e massonerie, cioè quella di aprire la mano mantenendo uniti medio ed anulare. Tale simbologia richiama l’unione degli opposti, maschile e femminile, mente conscia e subconscio, materia ed antimateria, che divengono una cosa sola, dal momento in cui Super Io ed Anima si riconoscono, e nel talamo, si fondono nel “matrimonio mistico”.

Completare il gesto, richiudendo medio ed anulare sul palmo della mano destra, ne rafforza il significato, poiché il palmo corrisponde al talamo, quindi le due dita unite a contatto del palmo, simboleggiano la compenetrazione di subconscio e mente conscia. L’io cosciente elevato a Super io, che contatta il regno dell’Essere, ed eleva l’Anima allo Spirito del Padre.
Christina dice di aver “compreso il gioco”, riferendosi al meccanismo di contrapposizione di ego ed Anima, alla base dell’inganno arcontico. Gli arconti infatti, hanno campo libero finché l’io cosciente rimane slegato dall’Essere subcosciente. L’io inferiore (o ego) nega l’esistenza dell’Anima, e si affida unicamente alla mente razionale, comprimendo l’Essere (l’Anima) che in tal modo, cede parte del suo potenziale elettromagnetico.
L’io arcontico, o ego, muore ad opera del Super Io proveniente dal Padre, che attiva il Christos Solare, e per mezzo dell’Energia Sessuale, eleva l’Anima al proprio elemento: lo Spirito.
