BELFAGOR: Storia, folclore, e curiosità, sul famoso demone dell’accidia

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Belfagor (o Beelphegor) è uno dei 7 demoni più famosi della mitologia Cristiana, risalente all’antica Mesopotamia e correlato al dio fenicio Baal, signore delle tempeste, dei tuoni, e della guerra. Successivamente, è stato soprattutto associato alla pigrizia, all’eccessiva ricchezza, ed alla tentazione del vizio. Anche detto Baal-P’eor, letteralmente Signore del monte Peor, la montagna dove era adorato da popoli semiti come i Cananei ed i Moabiti.

Belfagor infatti, faceva parte del panteon di divinità che prima dell’ebraismo e del Cristianesimo, erano venerate dalle stesse genti che si sono convertite all’adorazione di un Dio unico ed onnipotente.

Prima di essere considerato un demone, Belfagor era dunque una divinità semitica, già percepito come un dio pigro e licenzioso, ma venerato allo scopo di propiziarsi l’abbondanza, la fertilità, e la vittoria nella guerra. Sul finire del politeismo, il suo culto venne venne demonizzato sia dai Cristiani che dagli ebrei, e per quanto concerne il Cristianesimo, Belfagor divenne uno dei 7 principi dell’inferno, ovverosia il demone che rappresenta il peccato mortale dell’accidia.

Belfagor demone dell’accidia e seguace di Lucifero

Secondo l’esoterismo Cristiano, Belfagor fa parte della schiera degli Angeli che si ribellarono a Dio, e che assieme al primo degli Angeli Caduti (Lucifero) furono scacciati dai Cieli, divenendo i 7 regnanti degli altrettanti peccati capitali. Si tramanda infatti, che Belfagor seduca le persone con la ricchezza ed i piaceri materiali, così da sprofondarle nell’accidia impedendogli di adempiere ai propri doveri, e facendogli sprecare anche tutta l’esistenza.

Belfagor è il demone dell'accidia

Nelle rappresentazioni artistiche della Cristianità, Belfagor è raffigurato come una creatura orribile, con tanto di corna, zanne, ed una lunga coda, ma appare anche come un bell’uomo o una bella donna, che sfruttano il loro fascino per corrompere ed ingannare le sue proprie vittime.

Belfagor è noto per la sua capacità di creare illusioni, manipolando la realtà, e mostrando alle persone ciò che vogliono vedere, o ciò che egli vuole che vedano.

Le molte storie della tradizione popolare che coinvolgono Belfagor

Tra le storie più conosciute che hanno a che fare con Belfagor, c’è la leggenda di Teofilo di Adana, un chierico del VI secolo che vendette la propria Anima al diavolo in cambio di potere e gloria mondane. Belfagor era il demone che corruppe Teofilo, e stipulò il patto esaudendo ogni suo singolo desiderio, ma anche tormentandolo con tremendi incubi e profondi sensi di colpa. Infine Teofilo si pentì di ciò che aveva fatto, ed invocò l’aiuto della Vergine Maria che intercedette per lui e lo liberò dal suo contratto.

Niccolò Macchiavelli ed il suo racconto Belfagor arcidiavolo

Ma il racconto più popolare su Belfagor, è probabilmente il romanzo intitolato “Belfagor arcidiavolo“, scritto da Niccolò Machiavelli nel 1515. In questa storia, Belfagor viene inviato sulla terra dal re dell’inferno, all’unico scopo di verificare come sostenevano altri demoni, se il matrimonio potesse davvero costituire una punizione per gli uomini. Per portare a termine il suo compito, Belfagor assume le sembianze di un nobiluomo, sposando così una donna molto bella di nome Onesta. Ma Onesta si rivela volubile e bisbetica, ed è così che patendo delle isterie e delle stravaganze di sua moglie, Belfagor scopre che il matrimonio può davvero rivelarsi un inferno sulla terra. Cercherà infine di scappare da lei, ma sarà raggiunto dai creditori, dagli avvocati e dai parenti. Tornerà poi all’inferno dove avvertirà gli altri demoni di evitare a tutti i costi il ​​matrimonio.

  1. L’avvocato del diavolo di Giovanni Boccaccio, dove racconta di come venne sulla Terra travestito da donna per mettere alla prova la fedeltà dei mariti.
  2. La tentazione di Sant’Antonio di Gustave Flaubert, dove cerca di allontanare il Santo dalla sua Fede con varie illusioni.
  3. Belfagor di Ottorino Respighi, dove è protagonista di un’opera tratta dal racconto di Machiavelli.
  4. Belfagor o Il fantasma del Louvre di Arthur Bernède, dove infesta il famoso museo e provoca morti misteriose.
  5. Belphegor, o The Marriage of the Devil di John Wilson Croker, dove è un demone che sposa una donna mortale e provoca il caos a Parigi.
  6. Belphegor’s Prime di Clifford A. Pickover, dove è un demone che rivela un misterioso numero primo di 666 cifre.

Dulcis in fundo, Belfagor fa parte della Divina Commedia di Dante Alighieri, dove rappresenta uno dei demoni che custodiscono la quinta bolgia dell’ottavo cerchio dell’inferno.

Concludendo, vi ricordo come ho già fatto in altri articoli, che i demoni e la gran parte delle rappresentazioni religiose, sono da intendersi come rappresentazioni esoteriche, che non esistono per come vengono descritte ma sono il riflesso dei molteplici aspetti dell’animo umano.

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Firma Daniele 9

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