C’è vita dopo la morte? – Le prove che la morte non esiste

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In questo articolo, rispondo ad una domanda che più che una risposta, esige delle valide conferme al fatto che: SI, c’è vita dopo la morte.

Le persone mi chiedono spesso se c’è vita dopo la morte, anche se nel profondo, sanno già di essere ANIME INCARNATE, e che le Anime di Dio sono ETERNE come il Padre loro. Il problema, è che anche la mente è un’emanazione dell’Anima, e senza esagerare, anch’essa ha bisogno di essere nutrita e rassicurata.

Sia nei miei articoli, sia nella Guida all’attivazione del Christos Solare, svelo nel dettaglio l’energetismo della Creazione, e spiego le fasi di caduta ed ascensione delle Anime, entro le quali queste favolose Emanazioni di Dio, hanno modo di completarsi e divenire a loro volta Dio.

Chiaramente, nei miei scritti la morte è considerata un passaggio, che può avvenire da una vita ad un’altra vita, da una dimensione ad un’altra dimensione, o da una dimensione più bassa alla Dimensione più Alta, che è la Quinta ed è l’Amore di Dio. Ma in questo articolo, non mi addentrerò di nuovo nei temi della reincarnazione e dell’ascesi dell’Anima alla Quinta Dimensione; Dato che come anticipato, dedicherò questo scritto a delle brevi conferme, che anziché provarti che c’è vita dopo la morte, saranno in grado di dimostrarti che LA MORTE NON ESISTE.

Tuttavia, se dopo aver letto questo articolo, vorrai iniziare ad approfondire i temi dell’IO, dell’Anima, e di Dio, ti consiglio di iniziare da qui sotto:

Qui di seguito, non ti propinerò le solite cose sui casi di pre-morte e la fisica quantistica, su cui vivono migliaia di siti che non sanno parlare di altro. Ti darò piuttosto TRE PROVE alle quali attingere mentalmente e direttamente, per sincerarti che non c’è vita dopo la morte, e neppure prima, perché LA VITA non è né prima né dopo, ma rappresenta l’unica vera COSTANTE della CREAZIONE TUTTA.

1) Matematicamente, è impossibile che quella che stai vivendo sia la tua unica vita

Non di rado parlo di geometria e di matematica, care a geni e filosofi come Platone, Leonardo e Pitagora, dato che sono scienze dell’uomo ed al tempo stesso cose di Dio, che hanno un valore assoluto, e che non possono ricadere nel pozzo senza fondo dell’opinabilità e delle elucubrazioni umane.

Non credo quindi, di poter incontrare alcuna opinione contraria affermando che:

La terra ha 4,5 miliardi di anni.
L’universo ha 14,5 miliardi di anni.
Il cosmo che contiene infinite terre ed infiniti universi, è così antico da poter essere considerato fuori dal tempo.

Soltanto un folle dunque, ben sapendo che la vita media di un essere umano è di 75 anni, potrebbe pensare di vivere proprio in quel momento la sua unica ed irripetibile vita all’interno dell’immensità di Dio.

Quante sono MATEMATICAMENTE, le probabilità che dinanzi all’eternità della Creazione, tu stia vivendo proprio adesso la tua unica esistenza?

Le esatte probabilità che ciò stia davvero accadendo, sono soltanto UNA contro un valore assimilabile alla “lunghezza di Planck” (che va da 0 all’infinito). Ciò significa che persino quell’unica probabilità di vivere una sola volta, non può essere altro che UN’ILLUSIONE.

2) Accompagna qualcuno nel suo passaggio, ed osserva il corpo che si spegne, e l’Anima che non muore ma semplicemente esce dalla bocca

Osservando una persona che “muore”, è possibile ottenere molte conferme sull’esistenza dell’Anima, e la prima tra tutte è L’ULTIMO RESPIRO.

Nella stragrande maggioranza dei casi l’Anima esce dalla bocca. Soltanto in persone particolarmente contratte ed ancorate alla materia, l’Anima esce da dove è “entrata” e cioè dal petto, o addirittura dal ventre o dai piedi.

Normalmente, l’ultimo respiro si raccoglie in un’unica fase di ESPIRAZIONE, chiaramente slegata da altre fasi del respiro che l’hanno preceduta, e che restituisce la certezza che in quel preciso istante, ciò che viene espulso NON SIA SOLTANTO ARIA. E’ dunque azzeccata la definizione di “SPIRARE”, dato che in realtà, l’ultimo respiro non è né inspirazione, né espirazione, ma qualcosa di assolutamente unico e che dunque non ha né un prima, né un dopo.

Prova della migrazione dell’Anima e dunque della PROSECUZIONE DELLA VITA, è anche il fatto che immediatamente dopo l’ultimo respiro, in un istante lo sguardo si spegne, la carne impallidisce, e la pelle sembra rinsecchire. Cala cioè, quello che viene definito il “velo della morte”; ed invece di manifestarsi in modo graduale, discende in una frazione di secondo proprio a seguito dell’ultimo respiro. Questo senza alcun motivo fisiologico apparente, dato che per molte ore dopo la cosiddetta “morte”, il Cuore continua battere, ed il corpo mantiene una temperatura al di sopra dei 35 gradi centigradi.

L’effetto del “velo della morte”, che ISTANTANEAMENTE cala sul volto di chi ha esalato l’ultimo respiro, è dato dall’abbandono dell’Onda di Quinta Dimensione trattenuta dalla nostra Componente Liquida. Quest’Onda Penta-Dimensionale è l’Anima che ci proviene da Dio, e che abitando la nostra PARTE LIQUIDA, ci permea infondendoci la vita dall’interno verso l’esterno, e manifestandosi nel mondo attraverso ogni millimetro quadrato del nostro corpo fisico. Dal preciso istante in cui l’Anima viene a mancare, è inevitabile osservarne l’assenza e fare i conti con la Verità di Dio, che anche in chi non crede sostiene TUTTE LE FUNZIONI e RAPPRESENTA LA VITA.

3) Pensa bene a ciò che accade alle cose che reputi morte, e capirai che la morte non esiste neppure nelle dimensioni più basse

Nel momento in cui un’Anima si disincarna, torna al Padre se si è completata secondo il Mistero del Matrimonio Mistico, altrimenti viene reimmessa nel ciclo delle reincarnazioni. L’Anima dunque NON MUORE MAI, ed a seconda dei risultati raggiunti, risale alla Dimensione dalla quale è caduta (la Quinta), oppure viene nuovamente sprofondata nella materia dalle potenze arcontiche, che sono demoni di quarta dimensione.

Queste cose però, ammenoché tu non abbia innalzato il Figlio dell’Uomo, non puoi vederle, ed anche se le vedessi non sarebbe con i tuoi occhi fisici. Ma esiste qualcos’altro che puoi vedere, e che sebbene non ha a che fare le cose più Alte, rappresenta altresì una conferma che la morte non esiste; e cioè la RE-IMMISSIONE nel CICLO DELLA VITA di un corpo che dopo essere stato abbandonato dall’Anima, l’uomo non considera che un cadavere e dunque cosa morta.

Sebbene il corpo (come credevano gli antichi egizi), non possa in alcun modo seguire l’Anima e RINNOVARSI per via delle dimensioni più alte, sarà salvato anch’esso delle dimensioni più basse, e RE-IMMESSO nel ciclo della Creazione attraverso i processi biologici di Madre Terra. Nulla si crea e nulla si distrugge, e non importa che sia cremato o sotterrato, perché a livello solido o aeriforme, ad ogni singolo atomo di un cadavere sarà comunque data NUOVA VITA.

Ricorda che se soltanto per un istante, la Creazione assistesse al verificarsi dell’autentica morte, collasserebbe per intero in quell’unico punto di nulla, nel nulla.

Comprendi dunque, non che c’è vita dopo la morte, ma che la morte non esiste, perché non è contemplata da Dio che significa LUCE, ed è SOLTANTO VITA.

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Firma Daniele 9

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