San Giovanni Apostolo, uno dei dodici discepoli di Gesù Cristo del quale ho già parlato in questo articolo, è stato un leader di spicco della chiesa paleocristiana, e tradizionalmente, si ritiene che sia l’autore del Vangelo di Giovanni, delle tre epistole di Giovanni, e del Libro dell’Apocalisse. È anche conosciuto come San Giovanni Evangelista o San Giovanni il Divino.
Ma prima di parlare di come morì San Giovanni Apostolo, lascia che con poche righe ti rinfreschi la memoria su come visse.
San Giovanni Apostolo, una vita al fianco di Gesù Cristo
Giovanni nacque in Galilea, ed era figlio di Zebedeo, un pescatore; e di Salomè, una donna imparentata con Maria madre di Gesù. Aveva un fratello di nome Giacomo, anch’egli discepolo di Gesù Cristo. Insieme furono chiamati da Gesù “figli del tuono” per il loro zelo ed il carattere impetuoso che li contraddistingueva (Mc 3,17).
Giovanni insieme a Pietro e Giacomo, era uno dei più stretti discepoli di Gesù. Ha assistito a molti dei miracoli e degli insegnamenti di Gesù, così come la sua trasfigurazione, la sua agonia nel giardino degli ulivi, la sua crocifissione e risurrezione. Fu anche l’unico discepolo che rimase accanto alla croce quando Gesù morì, e al quale Gesù affidò la cura di sua madre (Giovanni 19:26-27).
Dopo l’ascensione di Gesù, Giovanni svolse un ruolo di primo piano nella chiesa di Gerusalemme. Accompagnò Pietro in Samaria per confermare i nuovi convertiti (At 8,14-17). Affrontò anche la persecuzione delle autorità ebraiche e fu imprigionato con Pietro per aver predicato il vangelo (Atti 4:1-22). Successivamente si trasferì a Efeso, una delle principali città dell’Asia Minore, dove continuò a diffondere il messaggio cristiano ed a guidare le chiese della regione.
Notizie su come morì San Giovanni Apostolo
La data e le modalità esatte della morte di Giovanni sono incerte. Secondo quanto viene tramandato, Giovanni fu perseguitato sotto l’imperatore Nerone o Domiziano a Roma. Secondo una leggenda, fu anche stato gettato in un calderone di olio bollente, uscendone miracolosamente indenne. La sua persecuzione comunque, si concluse con l’esilio nell’isola di Patmos, dove scrisse il Libro dell’Apocalisse (Apocalisse 1:9).
Secondo altre tradizioni Cristiane, Giovanni non morì ma ottenne l’immortalità da Gesù fino alla sua seconda venuta. Questa credenza si basa su di un brano del Vangelo di Giovanni, dove Gesù dice a Pietro riguardo a Giovanni: “Se voglio che rimanga finché io venga, che te ne importa?” (Giovanni 21:22). Alcuni successivi scritti apocrifi affermano anche che Giovanni ascese al cielo senza morire.
Posizione della Chiesa ed eredità Spirituale
La posizione ufficiale della Chiesa cattolica è che Giovanni morì di morte naturale, a Efeso, dove a tutt’oggi si trova la sua tomba. Al contrario degli altri apostoli infatti, Giovanni fu l’unico a non subire il martirio. La chiesa celebra la sua festa il 27 dicembre. È considerato il santo patrono di scrittori, teologi, artisti, e di molte altre professioni e cause.
San Giovanni Apostolo, è ampiamente venerato come uno dei più grandi testimoni e interpreti di Gesù Cristo. I suoi scritti sono ricchi di teologia, spiritualità e simbolismo. Ed oltre a rivelare il suo profondo amore per il Cristo e per il prossimo, ispirano miliardi di cristiani nel mondo a seguire il comandamento di Gesù:
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