Sono stato un bambino allegro, un adolescente irrequieto, ed un ragazzo tanto scapestrato da poter affermare di essere vivo per miracolo. Soltanto oggi, dopo aver acceso il mio Cristo interiore, ho ritrovato l’Essenza (l’Anima) che mi accompagnava da bambino, e mi teneva per mano durante ogni mia avventura, rendendomi tutto più bello, e rallegrandomi con piccole grandi cose. Iniziai a perderla di vista da ragazzino, intorno agli 8/10 anni, dopo aver cominciato a metabolizzare le energie negative che la società degli arconti, normalmente, riversa su ogni essere umano. Ero refrattario a qualsiasi forma di autoritarismo, e non mi piaceva “fare squadra”, di conseguenza, odiavo la scuola e le attività sportive organizzate dai professori, dove prima di tirare due calci ad un pallone, bisognava vestirsi tutti uguali, disporsi in un certo modo, e giocare secondo le regole stabilite da qualcun’altro.
Ero un bambino che si divertiva anche da solo, e si chiedeva perché per giocare con una palla, gli altri avessero bisogno di un regolamento, e soprattutto, non capivo per quale strano motivo, si mettessero gli uni contro gli altri in modo così agguerrito. Disciplina ed agonismo, sono cose che non ho mai compreso, e che tutt’oggi non mi appartengono. Delle altre materie, non sopportavo nulla che riguardasse le guerre, ed i confini con i quali l’uomo ha diviso il mondo, di conseguenza, il fatto di dover imparare storia e geografia mi dava molto fastidio.
Non digerivo neppure le lezioni di matematica ed educazione tecnica, che prive di movimento e colore, mi annoiavano fino a farmi addormentare. Quando si suonava, l’educazione musicale riusciva a catturare la mia attenzione, ma purtroppo, erano quasi sempre lezioni di pura teoria sui generi e sulle note. A conti fatti quindi, le uniche materie che mi appassionavano erano l’educazione artistica e l’italiano. Soprattutto l’italiano, la mia splendida lingua, che fin da bambino, dopo aver letto, e scritto le mie prime strampalate poesie, ho iniziato a considerare una vera e propria forma d’arte.
Essendo un po’ strano, avevo pochi amici con i quali giocare a pallone e correre in bicicletta, ed a causa del mio carattere, mi ero fatto dei “nemici”, con i quali discutevo e facevo a pugni.
Giorno dopo giorno, per non soffrire, e mostrarmi sempre più forte, iniziai ad offuscare la cristallina essenza della mia Anima, e finii anch’io per ascoltare il chiacchiericcio della mente. Il logorante pensiero mentale, che clona le voci degli esseri umani, e subdolamente li confonde, costringendoli a tagliare i ponti con le loro Anime. Da bambino, non potevo immaginare quanto il mio Cristo Interiore fosse potente, e meraviglioso. Io per primo, non compresi la sua luce e lo sacrificai al mondo, quando in cambio di un po’ di consenso, lo tradii come Giuda, ed iniziai a vivere con la mia Croce nel petto.
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