Pasqualina mi contatta per chiedermi come distinguere i desideri dell’Anima, da quelli dell’ego.
1) Ciao Daniele e complimenti per la tua Guida, dalla quale non riuscivo a staccare gli occhi! Volevo chiederti: Come faccio a distinguere con certezza i desideri dell’Anima dai desideri dell’ego?
Ciao Pasqualina, ti ringrazio per i complimenti, e ti avviso che stai per ricevere un corposo aggiornamento della Guida all’Attivazione del Christos Solare, dove saranno approfonditi molti argomenti di tuo interesse, ma intanto, ecco la risposta alla tua domanda.
Per comprendere cosa sono i desideri, e cos’è l’Anima, osserva un bambino di due o tre anni mentre la mamma lo porta a fare la spesa. Noterai che il bambino ogni due o tre passi viene attratto da qualcosa, rischia di combinare guai facendo cadere le cose dagli scaffali, e piange chiedendo alla mamma di comprare quello che gli piace. Un bimbo di due o tre anni non ha ancora sviluppato la sua prima forma di IO, dato che si gira quando lo chiami, ma se si chiama Luigi e tu gli chiedi “chi è Luigi?”, lui non ti risponderà “SONO IO” né farà qualche gesto che lo identifichi come INDIVIDUO.
L’infante, almeno fino ai tre anni di età, è SOLO ANIMA, e proprio per questo (purtroppo) nei riti contro Dio, vengono spesso coinvolti bambini molto piccoli; Quando guardi un bambino che chiede qualcosa, tu vedi un desiderio dell’Anima, che non fonda le proprie radici sulla smania di possesso, l’invidia, o il bisogno di non sentirsi da meno degli altri. Il desiderio dell’Anima è finalizzato esclusivamente alla sua espansione, che avviene provando nuovi sentimenti ed emozioni.
Il bambino quindi, può anche desiderare di uccidere, ma non per convenienza o cattiveria, dato che un’Anima DESIDERA soltanto per vedere cosa succede, e cosa si prova. Questo non è peccato, e qualsiasi cosa facciano, Dio non condanna gli innocenti, perché non avendo un IO non possiedono lo Spirito di Discernimento, ed inoltre, essendo Anime incontaminate, fanno ancora totalmente parte di Dio stesso, dato che l’Anima è della stessa Sostanza del Padre.
Le cose cambiano quando il fanciullo inizia a costruirsi un IO, cioè un primo abbozzo di forma di autocoscienza capace di farlo riconoscere come individuo. Esattamente come ha provveduto a crearsi un corpo, l’Anima da forma ad una prima forma di IO che è inizialmente puro, creato al solo scopo di vivere nel mondo dove è necessario potersi riconoscere come unicità. I’Anima quindi, che proviene dallo Spirito dove non vi è divisione, impara a fare ciò che non ha mai fatto, cioè a riconoscersi come UNO sia fisicamente, sia mentalmente.
La prima forma di IO manifestata dall’Anima, è però molto debole, mancante dello Spirito di Discernimento che proviene dal Padre, e totalmente esposto all’attività parassita degli arconti, che interferendo l’IO parassitano l’Anima. A causa delle cose del mondo, che normalmente si riversano sul fanciullo e poi sull’adulto, l’IO viene snaturato ed iper-nutrito, fino a trasformarsi in qualcosa che non ha più nulla a che vedere con l’Anima, né con l’originaria forma di auto-coscienza che si era costruita.
In questo articolo ho descritto in modo dettagliato l’ego e dell’attività arcontica:
Sto parlando dell’interferenza arcontica erroneamente chiamata IO, o EGO, dato che con il vero IO o EGO (che significa io) non ha proprio nulla a che vedere. Si tratta soltanto di un PARASSITA che si finge l’IO ma non lo è affatto; Una forma di coscienza basica, paurosa, e calcolatrice, totalmente distaccata dall’Anima e da Dio, ma perfettamente in grado di annichilire ed ingannare il primo autentico IO generato dall’Anima. Tutto questo fa parte del disegno di Dio, dato che le Anime sono emanazioni del Padre (Dio), che si incarnano proprio allo scopo di costruirsi una solida forma di auto-coscienza, così da tornare al Padre come degli “IO SONO”, capaci di riconoscersi come unicità ed entità onnipervadenti, e cioè come UNO e come TUTTO.
Ecco un altro mio articolo dedicato all’attività arcontica:
Proprio per questo, Gesù ci ripeteva “IO SONO” e diceva che DI DUE DOBBIAMO FARE UNO. Per intenderci, la prima forma di IO attaccata dal parassita è paragonabile alla prima dentizione del bambino, molto leggera e priva di radici, ed estremamente vulnerabile alla carie, ma indispensabile ad aprire la strada alla dentizione definitiva. I desideri del primo IO parassitato dagli arconti, che chiamo “io inferiore”, non sono i desideri dell’Anima e neppure quelli di Dio, ma meramente della forma di auto-coscienza meccanicistica e parassita solitamente chiamata ego.
Questi desideri “peccaminosi” sono da considerarsi deleteri, non per una questione morale, ma perché costituiscono una forma COSCIENTE di allontanamento dalla propria Anima e quindi da Dio. Chi spreca la propria esistenza pensando a soddisfare i desideri del parassita, va incontro alla sofferenza, ed al momento della morte, vede il tunnel della reincarnazione, al termine del quale gli IO vengono resettati e le Anime reincarnate.
Il fine ultimo dell’essere umano, ossia l’unico vero motivo della sua incarnazione terrena, è quello di provvedere alla creazione di un IO che non somigli più ad un dente da latte, ma che abbia smalto, polpa, e radice ben piantata nell’Anima e presso Dio. Il Mistero della Camera Nuziale e del Matrimonio Mistico tra IO ed ANIMA sono il fulcro di tutto il sapere Cristiano e Cattolico, ed è questa la vera Via, la Verità, e la Vita di cui ci parlava Gesù Cristo, quando ripeteva IO SONO.
Di desideri quindi, ce ne sono di tre categorie, e sono quelli del bambino che desidera con l’Anima ma inconsapevolmente, quelli dell’ego che desidera consapevolmente ma senz’Anima, e quelli di chi ha sviluppato un SUPER IO ed ha FATTO UNO con la propria componente Animica, ed è quindi risorto nella sua stessa carne come un IO SONO.
Gli IO SONO hanno credito presso Dio, ed immancabilmente, sono testimoni della realizzazione dei loro desideri, che dalla Quinta Dimensione si condensano nella Quarta, per poi manifestarsi nella dimensione della carne, che è la terza. Con questo, non intendo dire che soltanto un Cristo possa vedere esauditi i propri desideri, ma che ognuno, almeno nel momento un cui desidera e chiede, debba farlo riunendo l’IO e l’ESSERE chiedendo per giustizia, amore e compassione. Chi al contrario, desidera e chiede inconsapevolmente, o soltanto per soddisfare i propri vizi ed il proprio tornaconto, non vedrà soddisfatti i propri desideri, oppure gli saranno esauditi dalle potenze arcontiche, in cambio di sofferenza e permanenza nel ciclo delle reincarnazioni.
Ciao Pasqualina, ti ringrazio per avermi contattato, e mi auguro di risentirti presto!
Condividi questo articolo su: