Quest’opera, è uno dei più completi squarci sulla realtà dell’ego e dell’Anima umana. Non appena la vidi, l’Anima si riconobbe in quella bambina con la Scintilla Divina tra le mani, e mi suggerì il ruolo degli altri personaggi.
Da destra, il minotauro, che rappresenta l’uomo alle prese con la propria Energia Sessuale, potente ed ancora grezza, che a fatica domina i propri istinti. Davanti a lui, una sensuale figura femminile a cavallo, che mostra i seni in una posa distesa e provocante. Poco più in là, oltre la tentazione rappresentata dalla donna, un meraviglioso simbolo di purezza: la bambina a gambe unite e dallo sguardo innocente, che sostiene la Scintilla Divina.
La scena, vede il minotauro sopraffatto dal bestiale istinto della sua parte taurina, deciso a possedere la donna che gli è davanti. Ma che allo stesso tempo, protende una mano in direzione della Scintilla Divina sostenuta dalla bambina, che simboleggia l’Anima. Tale rappresentazione, ricalca perfettamente l’instabile equilibrio della condizione umana, nella sua fase di purificazione e trasmutazione dell’Energia Sessuale.

Da cornice ai tre personaggi, un uomo che sale una scala, e due ragazze affacciate ad una finestra. L’uomo, arrampicato e di colore grigio, impaurito da ciò che avviene, e dalle sembianze di un pensatore greco, rappresenta il cervello. La materia grigia preda delle sue paure, e spaventata da un cambiamento che declasserà la mente, restituendo all’intelligenza intuitiva dell’Anima, il dominio sul pensiero razionale.
Le due ragazze, che si sporgono dall’unica apertura di un cubo (simbolo di Saturno), rappresentano la dualità che contraddistingue la condizione umana. Si tratta di due donne (poiché Saturno è un principio duale femminile), che hanno davanti a sé due colombe, una bianca e l’altra nera, ad indicare come nella scacchiera massonica, la scissione tra materia ed antimateria.

La bambina simbolo dell’Anima, porta “il Saturno”, anche detto cappello romano, indossato dai sacerdoti cattolici. Questo tipo di copricapo (e simili) utilizzati in ambito religioso, sono metafora dell’Anima umana, sotto l’influsso delle frequenze saturnine, che operano l’illusione della separazione tra materia ed antimateria, ed allo stesso tempo, della divisione tra corpo ed Anima. Immune all’inganno della dualità, è la Scintilla Divina, che ritrovata ed alimentata, libera l’Essere dagli aggregati psichici, e lo riconnette allo Spirito.
Osservate gli occhi, e l’espressione del volto di Pablo Picasso. La sua evidente carica sessuale, sublimata e trasmutata in espressione artistica, ha contraddistinto tutta la sua produzione artistica. Il suo stile pittorico, ed i messaggi che intendeva trasmettere, sono legati all’energia della Madre Santa/Kundalini/Spirito Santo, che incendiando il cuore e risalendo la spina dorsale, raggiunge il cervelletto ed il sistema limbico, distorcendo le immagini proprio come nelle opere di Picasso.

Picasso dipinge l’Anima che trascende la materia, nel momento esatto in cui la mente traduce in immagini confuse, il flusso di antimateria che plasma il mondo fisico.
