La colonna vertebrale è una struttura portante e complessa, che fa parte dello scheletro ed è composta da 33 vertebre, che allo stesso tempo consentono il movimento, mantengono la postura, e proteggono il midollo spinale. Ma la colonna vertebrale non è soltanto questo, dato che assieme al cervello costituisce il sistema nervoso centrale o SNC, formato da un’unica colonna di tessuto nervoso, che si estende dalla prima vertebra coccigea sino all’ultima vertebra cervicale, raccordandosi al tronco encefalico e rimanendo in collegamento con il cervello.
Per via di una seconda circuitazione nervosa, e cioè il sistema nervoso periferico o SNP, il tessuto nervoso della colonna si ricollega a tutti gli organi interni, che a loro volta, possiedono un proprio sistema nervoso e sono in grado di rispondere ai sistemi nervosi centrale e periferico. Ciò significa che attraverso una rete di cellule specializzate nella conduzione di impulsi elettrochimici, ogni organo del nostro corpo attraverso il proprio peculiare tipo di coscienza, comunica ed interagisce con la mente inviandoci segnali sia a livello cosciente, sia a livello SUBCOSCIENTE.
Dal punto di vista Spirituale ed esoterico, il Cuore ed i suoi neuroni necessitano di considerazioni molto particolari, ed è anche per via di queste considerazioni che ci addentreremo in modo FINALMENTE COMPLETO, nell’esoterismo legato alla colonna vertebrale ed alla 33esima vertebra. Ma prima di parlare in modo più diretto del RUOLO DI MEZZO rivestito dal Cuore, vediamo cosa rappresentano la colonna vertebrale e la trentatreesima vertebra in alcune tra le maggiori tradizioni Spirituali ed esoteriche.
Esempi di riferimenti esoterici alla colonna vertebrale ed alla trentatreesima vertebra
Prima di continuare, voglio consigliarti di leggere l’articolo fino alla fine, perché soltanto arrivando alla fine potrai coglierne il senso completo. Inoltre, in calce all’articolo troverai link di approfondimento ad altri miei articoli, ed il bottone per richiedere la Guida all’attivazione del Christos Solare.
1 – INDUISMO:
Nell’induismo, la colonna vertebrale è associata al concetto di sushumna, un canale energetico che scorrendo lungo l’asse centrale del corpo, collega la base della colonna vertebrale alla sommità del capo. Per via di questo canale, il prana che rappresenta la forza vitale ascende i 7 centri di coscienza chiamati chakra, innalzandosi dal 1° chakra che è quello della radice, sino al 7° chakra che è quello della corona. 33 è il numero della “vibrazione del maestro”, legato al concetto di Trimurti, la triade dei principali dèi induisti: Brahma il creatore, Vishnu il conservatore, e Shiva il distruttore. Sottintende cioè, il massimo grado di comprensione delle funzioni fondamentali dell’universo: creazione, conservazione, e distruzione.
2 – BUDDISMO:
Per il buddismo, che spesso viene confuso con l’induismo, i chakra non sono 7 ma da 4 a 10 (secondo le diverse tradizioni buddiste), e la colonna vertebrale non è associata al concetto di sushumna, ma a quello di avadhuti, che è pur sempre un canale di energia sottile che scorrendo lungo l’asse centrale del corpo, s’innalza dal perineo fin sopra la testa. Secondo la filosofia buddista, la saggezza discende nell’uomo attraverso questo canale, e dai centri superiori di coscienza (chiamati bhumi) può permearlo fino a consentirgli di integrare il bhumi più elavato, cioè quello della grande gioia. Anche per il buddismo il 33 simboleggia la saggezza e l’illuminazione, dato che fa riferimento al Triratna, ovverosia alle tre gemme o ai tre rifugi del buddhismo: il Buddha, il Dharma, e il Sangha. Sono queste le tre fonti di guida ed ispirazione per i buddhisti, ed il 33 è il numero che oltre ad esprimere la loro benevolenza infinita, ne simboleggia la riunione ed il ritrovato equilibrio quali forze cosmiche all’interno dell’essere umano.
4 – MASSONERIA:
Nella massoneria e nell’illuminismo in generale, la colonna vertebrale rappresenta un simbolo di forza, di equilibrio, e di collegamento tra il cielo e la terra. Associata alla simbologia della scala a 33 gradini, o scala dei gran maestri massoni, la colonna vertebrale simboleggia i 33 gradi del rito scozzese, anticamente condiviso dalla gran parte delle massonerie occidentali, e che a tutt’oggi scandisce il percorso dell’iniziato massone verso la perfezione morale e Spirituale. Anche in massoneria, la colonna vertebrale e la 33esima vertebra, sono dunque al centro di un esoterismo complesso e molto antico, che fa riferimento all’illuminazione mistica e che si ottiene risalendo (energeticamente) tutte le vertebre della colonna. Per l’iniziato massone, ogni singola vertebra corrisponde ad un grado specifico, che gli attribuisce qualità diverse, e ne stabilisce la distanza (o la vicinanza) al fine ultimo rappresentato dal raggiungimento della 33esima vertebra, che essendo all’altezza della cervice, segna il punto dove l’energetismo che trasforma l’umano in Divino si propaga al cervello.
3- EBRAISMO:
Nella cabala ebraica, la colonna vertebrale è associata all’immagine dell’albero della vita, un’architettura esoterica che rappresenta le leggi dell’universo e la cosmogonia della mistica cabalistica. L’albero della vita, nella cabala è simbolicamente strutturato in 10 nodi e 22 rami, per un totale di 32 elementi, ai quali aggiungendo l’undicesima Sefirot chiamata Da’at, che significa conoscenza e che si trova tra le Sefirot di Keter (corona) e Tiferet (bellezza), si arriva di nuovo al numero 33 che rappresenta l’illuminazione e la perfezione. Anche in questo caso, un’energia chiamata Or Ein Sof che significa “Luce Senza Limiti”, risale l’albero manifestandosi attraverso le Sefirot, con l’obiettivo di risvegliare tale Luce Interiore nell’essere umano, facendola risalire lungo i canali che collegano le Sefirot fino a raggiungere la Sorgente Divina. Questo processo è chiamato Tikun, che significa “Correzione” o “Riparazione”, ed è la via per ripristinare l’originaria armonia tra l’uomo e Dio.
5 – ANTROPOSOFIA:
Nell’antroposofia, una disciplina di derivazione teosofica basata sugli insegnamenti di Rudolf Steiner, la colonna vertebrale è associata all’idea di spirale evolutiva, o spirale cosmica. Una favolosa colonna a sette stadi (assimilabili ai 7 chakra), attraverso la quale s’innalza l’energetismo dell’essere umano evoluto, e che simboleggia il percorso dell’Anima verso Dio attraverso i gradi dell’iniziazione antroposofica. Un concetto di Axis Mundi che rappresenta la connessione tra i diversi livelli della realtà esistente: fisico, astrale, mentale e spirituale, attraverso il quale l’Anima s’innalza nuovamente e torna alla dimensione dalla quale è caduta. Anche nell’antroposofia di Rudolf Steiner, il numero 33 corrisponde alla piena realizzazione del proprio IO SPIRITUALE, che egli ricollegava all’età della morte e risurrezione di Gesù, al quale guardava come modello e che considerava il più grande maestro di tutti i tempi.
L’esoterismo della colonna vertebrale, e della 33a vertebra, nel Cristianesimo
Nell’esoterismo Cristiano, la spina dorsale è associata alla simbologia della Scala di Giacobbe, o Scala dei Cieli, ripresa anche nell’iconografia della scala di San Lorenzo, ovverosia la scala che eternamente riunisce il cielo e la terra. Discendendo o risalendo gli scalini della Scala di Giacobbe, gli Angeli ed i Santi accedono ad ogni piano della Creazione, mantenendosi così in contatto con la totalità delle manifestazioni di Dio, siano esse materiali o Spirituali. Anche nell’iconografia della scala di Giacobbe, risiede dunque un simbolo del cammino dell’Anima verso Dio, stavolta attraverso le fasi d’iniziazione legate alla Conoscenza ed al Sentire della Cristianità.
Anche nel Cristianesimo, il 33 fa esotericamente riferimento alla trentatreesima vertebra, dato che il Cristo a 33 anni salì al Golgota, che dall’aramaico Gulguta e dall’ebraico Gulgoleth significa “il posto del cranio”, e che tale definizione, deriva da un’antica tradizione ebraica secondo cui sul golgota sarebbe seppellito il cranio di Adamo. La lettura esoterica di queste sacre scritture, è dunque che il Cristo raggiunta la 33a vertebra sale al cranio, cioè alla testa, e che per via dell’illuminazione mistica riconquista la perfezione primigenia, cioè quella dell’Adam Cristo, rappresentata dal Paradiso Terrestre prima della caduta nel mondo fisico.
Gesù è l’uomo, ed il Cristo è esotericamente il Christos Solare, vale a dire la Matrice Spirituale di Dio nel petto dell’essere umano. Ovverosia il Seme di Quinta Dimensione che la componente anti-materiale del sole fisico, ha segretamente deposto nel Cuore di ognuno di noi. E’ questa la nostra Scintilla Divina, l’immagine di Dio dentro di noi, e la nostra stessa Anima. E’ questo il Cristo, il Crisma, il Logos, il Pneuma, ed il Christos Solare, che propagandosi compenetra e vivifica i fluidi all’interno della colonna vertebrale, ed innesca l’energetismo di risalita dell’Adam Cristo.
Non vi è dunque soltanto l’Energia Sessuale da preservare e canalizzare dal Ventre di Madre Terra, ma anche la nostra Scintilla Divina da RICONOSCERE e VIVIFICARE NUOVAMENTE, per via dello Spirito che ci proviene dal Sole di Antimateria e che da sempre, è esotericamente identificato come il Sole Alchemico, il Sole Spirituale, ed il Sole Nero. E’ questo il Potenziale di Dio all’opera nei nostri Cuori, che rappresenta le nostre Anime, e che attraverso di esse ci chiede di espandersi attraverso le vibrazioni dell’Amore e della Compassione.
Il Cuore è l’interruttore che attiva l’energetismo di ascensione dell’ESSERE
Nei processi legati al ricongiungimento tra Cielo e terra che innalzano l’Anima, il Cuore non è soltanto collegato con altri organi e terminazioni nervose, ma funziona come UN INTERRUTTORE tra la Madre Terra ed il Padre Sole, e questo interruttore lo chiude l’IO dell’uomo, quando discende ad incontrare l’Anima richiamando allo stesso tempo le Energie del Padre e della Madre, che a quel punto s’incontrano per GENERARE DI NUOVO. Il Cuore infatti, tra tutti gli organi collegati alla colonna vertebrale, è l’organo DI MEZZO, cioè tra quelli che hanno una funzione strettamente legata alla Terra, e quelli che hanno un compito ben più alto, di percezione ed intelletto, e che compenetrati dall’Essere possono interfacciarsi allo Spirito.
Il Cuore supportato dal Respiro, presiede fin dall’inizio all’energetismo di ascensione dell’essere umano. Ricollegando e governando ogni singolo flusso di energia che lo attraversa, l’intelligenza del Cuore dal SNC al più insignificante neurone disperso nel corpo umano, ha il potere di elevare o sprofondare l’uomo facendogli salire o ridiscendere (secondo i suoi meriti) tutti i piani della Creazione di Dio.
Ricordate bene dunque, che per generare in modo FINALMENTE COMPLETO nello Spirito, non vi basterà fare yoga e praticare la ritenzione del seme, ma sarà necessario depurare ed innalzare il vostro IO fino a rivolgerlo a Dio. Ma non ad un Dio che sta fuori di voi, bensì all’Emanazione di Dio che giace umiliata e dimenticata nei vostri Cuori. E’ questo il vostro Cristo Interiore e la vostra stessa Anima, ed è Lei è l’ESSERE al quale rivolgere l’IO per generare L’IO SONO.
Gesù Cristo ci ripeteva IO SONO e che DI DUE dobbiamo fare UNO, perché soltanto riunendo l’IO all’ESSERE per via della Conoscenza, della Sofferenza, dell’Amore, e della Compassione, è davvero possibile riconquistare il Paradiso dal quale le nostre Anime sono cadute!
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