Alcuni di voi mi hanno chiesto dei 9 arconti di Atene, pensando che avessero qualcosa a che fare con gli arconti della Gnosi. La risposta è che sono due cose molto diverse, dato che lo Gnosticismo Cristiano quando ci parla di arconti, fa riferimento ad entità demoniache e dunque Spirituali, mentre i 9 arconti di Atene come vedremo in seguito erano uomini in carne ed ossa.
Cionondimeno, è naturale che un nome comune possa nascondere un’influenza reciproca, e dato che da sempre le potenze arcontiche condizionano le cosiddette “elite”, è probabile che ad Atene oltre agli intenti abbiano condiviso anche gli appellativi. Su questo però non vi è certezza, dato che stiamo parlando di epoche e filosofie apparentemente distanti tra loro. Ciò che è certo tuttavia, è che la parola arconte significa soltanto una cosa, e cioè padrone o governante.
Sia nei miei articoli che nella mia Giuda all’attivazione del Christos Solare, ho parlato anche e soprattutto degli arconti della Gnosi. Se dunque è quello il tema che intendi approfondire clicca su questo collegamento o leggi l’articolo qui sotto:
Ma chi erano davvero i 9 arconti di Atene?
I 9 arconti di Atene, erano i supremi magistrati annualmente eletti tra i cittadini di stirpe aristocratica dell’antica Atene. Il loro nome deriva dal greco ἄρχων (archon), che significa “capo” o “governante”. Il loro numero e le loro funzioni in realtà, sono cambiate nel corso della storia e gli arconti dell’antica Atene non sono rimasti sempre 9. Ma in generale, è possibile affermare che avessero nelle loro mani tutta l’autorità politica, giudiziaria, e religiosa della città di Atene.

L’origine degli arconti di Atene, risale al tempo della fine della monarchia del Re Codro, ed il primo arconte fu proprio Medonte figlio di Codro. Con la fine della monarchia verso il tardo VIII secolo a.C., il potere del re fu suddiviso tra tre arconti: l’arconte eponimo, che presiedeva l’assemblea dei cittadini (ecclesia); il polemarco, che era il comandante dell’esercito; e l’arconte re (Medonte), che conservava le funzioni religiose e giudicava le cause di sangue.
Gli arconti di Atene, divennero 9 nel 683 a.C.
Nel 683 a.C., il numero degli arconti fu portato a nove, aggiungendo sei tesmoteti, che si occupavano della giustizia e della emanazione delle leggi. Negli anni a venire, fu stabilito che i 9 arconti fossero sorteggiati tra i candidati proposti dalle tribù ateniesi, a patto che avessero più di 30 anni e che fossero di nobile stirpe. Al termine del loro mandato, che era annuale, gli arconti entravano a far parte dell’Areopago, ovverosia il consiglio degli ex-arconti al quale era affidato il compito di vigilare sulla costituzione e sui buoni costumi.

Nonostante i 9 arconti non fossero né monarchi né dittatori, ma neppure dei rappresentanti di una reale democrazia, rivestirono un ruolo tutto sommato positivo nella storia di Atene (che puoi approfondire qui). Costituirono cioè, una fase politica e sociale di passaggio, ed operarono riforme che portarono alla nascita delle grandi democrazie Ateniesi, come quelle di Dracone, Solone e Clistene. I 9 arconti di Atene, gestirono efficacemente anche le relazioni esterne della città, come nel caso della lega di Delo o della guerra del Peloponneso. Essi infine custodirono le tradizioni religiose e culturali di Atene, che pur essendo imperniate sull’adorazione degli dei, ebbero ottimi risvolti negli ambiti delle arti e delle lettere, e non figurarono tra le espressioni più estreme del paganesimo.
Le figure degli arconti ateniesi furono spazzate via dalla democrazia e dalla conquista da parte di Roma
I 9 arconti di Atene, persero progressivamente d’importanza con l’affermarsi della democrazia diretta, che trasferì il potere decisionale all’assemblea dei cittadini, ed ai loro rappresentanti diretti che erano i magistrati collegiali, ed i cosiddetti strateghi o pritani. Nel IV secolo a.C., la carica di arconte si ridusse ad una carica onorifica, accessibile non soltanto ai nobili ma a tutti i cittadini senza distinzione di rango. Il titolo di arconte come carica onorifica, sopravvisse fino alla fine dell’indipendenza di Atene avvenuta nel II secolo a.C., con la conquista di Atene da parte dell’esercito Romano.

Le figure dei 9 arconti di Atene, permangono oggi come testimonianza della ricchezza e della complessità della storia ateniese, che ha saputo combinare elementi di aristocrazia, monarchia, oligarchia, e democrazia, in un sistema politico che per l’epoca si presentava originale e innovativo.
Come ripeto spesso, la perfezione non è di questo mondo, e questo mondo è governato da potenze che costituiscono il nostro specchio. Proprio per questo grazie allo specchio del mondo degli arconti, ci è dato di riconoscere i nostri difetti e d’innalzarci verso Dio.
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