La ben conosciuta frase “polvere sei e polvere tornerai“, è di origine Biblica e si trova nel libro della Genesi (capitolo 3 versetto 19), dove per via del peccato originale commesso da Adamo ed Eva, Dio tuonò ad Adamo queste parole cacciandolo dal Giardino dell’Eden, e condannando sia lui che Eva alla fatica ed alla morte. In questo articolo, approfondirò il significato esoterico di questa frase, che non fa genericamente riferimento al mondo materiale, ma si addentra SCIENTIFICAMENTE nella natura fisica dell’essere umano.
La cacciata dal Paradiso Terrestre, della quale ho già parlato in altri articoli e nella mia Guida all’attivazione del Christos Solare, segna la fine della genuinità della comunione tra Dio e l’uomo, e l’inizio delle vicissitudini di Adamo ed Eva nel mondo della carne. La frase “polvere sei e polvere e polvere tornerai”, per la maggior parte delle persone, esprime dunque la consapevolezza della caducità e della fragilità della vita umana, che originando dalla terra prima o poi dovrà farvi ritorno. Ma questa semplice interpretazione non si addentra a sufficienza nella metafora biblica, che in realtà è molto più complessa.
Interpretare l’esoterismo dei testi sacri, significa dissimulare completamente le loro metafore
Sappiamo bene oramai, che i testi sacri sono quasi completamente simbolici, e che lo sono anche dove paiono narrare accadimenti storici. Ancor più le frasi dove si utilizzano delle metafore, come ad esempio la polvere, nascondono un significato esoterico ben più profondo di quello che a prima vista, queste frasi sembrano sottintendere o significare.
Iniziamo con il considerare che la frase “Polvere sei e polvere tornerai”, è utilizzata nella liturgia Cattolica durante il Mercoledì delle Ceneri, ovverosia il primo giorno di Quaresima che precede la Pasqua. Nel corso di questa celebrazione, il sacerdote impone le ceneri sul capo dei fedeli in segno di penitenza e conversione. Questa cerimonia, ricorda ai fedeli non soltanto la loro condizione di peccatori, ma anche lo stato di fragilità e di mortalità che è proprio della materia, preparandoli alla Santa Pasqua che celebra la vittoria di Cristo sulla morte, ed il suo dono di salvezza offerto a tutti gli uomini.
La frase biblica “polvere sei e polvere tornerai” fa riferimento alla natura intima della materia, e dunque alla fisica subatomica
Non deve stupirvi che in tempi antichi, si facesse riferimento a dinamiche che hanno a che fare con la fisica degli atomi, dato che gli atomi costituiscono una visione sullo Spirito che è parte della natura intima dell’uomo, e le scoperte che la scienza crede di aver fatto soltanto oggi, in modo diverso sono appartenute a molti popoli in luoghi ed in epoche molto distanti tra loro. L’uomo moderno semmai, dovrebbe rimproverarsi di essere degenerato, e regredito al punto di affidarsi ad una scienza senz’Anima, che pur vedendo lo Spirito non lo riconosce oppure lo rifiuta.
Ma come diceva Gesù Cristo, chi ha imparato a guardare le cose con gli occhi di un bambino, vedendo l’atomo ha compreso la vera natura della materia
L’universo per come lo percepisce l’essere umano, è un’illusione messa in scena da innumerevoli e microscopiche sfere di energia. Uno sconfinato ed eterno brodo elettromagnetico, entro il quale miliardi di atomi elettromagnetici sono contenuto e contenitore della medesima energia, che li permea, li modella, e da essi riprende forma manifestando infiniti livelli di realtà.
In Verità, questo potenziale elettromagnetico è l’informazione che manifesta la Creazione, ed è dunque lo Spirito di Dio all’opera.
Ma gli atomi non sono fatti soltanto di energia, hanno un nucleo di protoni e di neutroni, ed un involucro che è dato dal moto degli elettroni che ruotano attorno al nucleo stesso. Queste particelle, sebbene siano anch’esse attraversate da onde di frequenza, per l’uomo costituiscono delle unità di massa che originano la sua natura fisica, e ciò che può aiutarvi a comprendere il concetto di “polvere” della metafora biblica, è che le microparticelle contenute negli atomi rappresentano soltanto lo 0,0000000000001% dell’intero volume.
Se dunque da un uomo, sottraessimo la componente energetica (o Spirituale) che gli proviene da Dio, di lui non rimarrebbero che microparticelle a miliardi di miliardi, ma per un volume che non supererebbe quello di un granello di sabbia. Vedete quindi, che la metafora della polvere inizia a prendere forma ed acquisire un senso ben preciso.
Ma non fermatevi a questa analisi, perché sotto la polvere ritroverete il Cristo
La scienza scoprendo l’atomo, ha svelato delle dinamiche che sono tanto fisiche quanto Spirituali, e vi ha messo davanti agli occhi le interazioni e le proporzioni tra lo Spirito e la materia. Lo ha fatto talmente bene, da stimare che se il nucleo dell’atomo fosse grande come una pallina da ping pong (4 cm di diametro), il volume totale dell’atomo avrebbe le dimensioni di uno stadio di calcio (120 m di diametro), e gli elettroni che ruotano intorno al nucleo sarebbero piccoli come granelli di polvere.
Ecco dove più precisamente, si annida la natura fisica e mortale dell’essere umano; ed ecco cosa in Verità, intendeva Dio quando disse ad Adamo “polvere sei e polvere tornerai”.
L’atomo elettromagnetico, che all’interno del paradigma olografico di Dio è il micro che si riflette nel macro, rappresenta il piccolo universo dove il nucleo che rispecchia il Sole assomiglia a Cristo, e gli elettroni che si contrappongono al nucleo con una carica uguale e contraria assomigliano agli uomini.
La carica negativa degli elettroni contrapposta a quella positiva del nucleo, assomiglia allo spirito di contraddizione che gli arconti instillano negli esseri umani, mettendoli contro Dio, contro Cristo, e contro il proprio Sé. E’ così che a partire dallo strappo energetico del primo pensiero impuro, l’uomo stesso ha generato l’attrito che ha definito il primo atomo dell’universo, così per come egli lo subisce e lo conosce. Ovverosia, il mondo della carne e della materia dove a causa del loro peccato, Dio ha sprofondato Adamo ed Eva.
In Verità l’uomo che continua a contrapporsi al proprio NUCLEO CRISTICO, non potrà mai contare su di una prosecuzione della propria coscienza, dato che soltanto allentando la carica negativa ed abbandonandosi al SUO CENTRO, egli potrà collassare nella SUA ANIMA e compenetrare il mondo dello Spirito che è DIO STESSO.
Unicamente se l’IO dell’uomo che è legato alla materia, saprà riunirsi all’ESSERE che è legato allo Spirito, la materia tornerà ad essere Spirito, e la polvere non tornerà polvere ma si trasmuterà nell’oro del Christos. Tenete a mente a questo proposito, la chiarificazione di Papa Benedetto XVI, che proprio nel Mercoledì delle Ceneri lasciò intendere il significato spirituale della frase “ricordati che sei polvere e polvere tornerai”, parlando della fragilità dell’uomo, ma ricordando anche la sua preziosità e la sua destinazione all’immortalità in Cristo. Il Papa infatti, disse quanto segue:
“L’uomo è polvere e in polvere ritornerà, ma è polvere preziosa agli occhi di Dio, perché Dio ha creato l’uomo destinandolo all’immortalità.”
Papa Benedetto XVI, nel Mercoledì delle Ceneri 17 febbraio 2010
