Ognuno di noi è Anima, mente, e Spirito, ma la stragrande maggioranza degli esseri umani non canalizza lo Spirito, ed ha relegato l’Anima in un angolino del proprio cuore, rimanendo nient’altro che mente. Fate qualche passo indietro, e tornate con il pensiero a quando eravate bambini. Allora la mente non era ancora preda dell’ego, e l’Anima era libera, capace di fare qualsiasi richiesta, e sicura di non doversi preoccupare di nulla. Ed è proprio recuperando il vostro bambino interiore, che avrete compiuto il primo e più decisivo passo per divenire veri e propri maghi, capaci di manifestare nella materia ciò che proiettano nello Spirito.

L’Anima del bambino è pura, incorrotta dall’interferenza arcontica chiamata ego. Il bambino infatti, quando desidera, si rivolge ai genitori nel modo in cui un Anima chiede a Dio, certa di essere ascoltata ed esaudita. Ma la dimensione della carne non è quella dello Spirito, e le Anime incarnate, anche in seno a famiglie amorevoli, si scontrano con privazioni e costrizioni, che attraverso piccole e grandi sofferenze, ottenebrano la mente ed induriscono il cuore. Il pianto di un neonato, che dal ventre materno viene alla luce, è quello di un’Anima alle prese con il dolore fisico, al quale seguiranno le cose della vita, che un mattoncino dopo l’altro, innalzeranno il muro dell’ego. Un muro creato a scopo difensivo, ma che finisce per diventare una gabbia per l’Anima, ed il più grande ostacolo nel ricontattare lo Spirito.
Il bambino quindi, ha nel cuore la capacità di chiedere con la certezza di avere già ricevuto, ma il suo Io viene iper-stimolato e tratto dall’interno all’esterno. Confuso dal mondo fisico, che lo inganna spostando la sua attenzione fuori di Sé, il bambino perde poco a poco la centratura con la sua Anima, inizia a soffrire, e sviluppa l’interferenza dell’ego. Invece, per manifestare nella materia ciò che desiderate nello Spirito, è necessario fare riferimento all’emanazione di Dio che alberga in voi, la Scintilla Divina, l’Anima immortale che riflette all’esterno quello che coltivate all’interno. L’Anima è il Figlio, il Dio in divenire nel petto degli esseri umani, ed è proprio al centro del vostro petto, che è necessario centrarsi per attivare il Christos Solare, innalzare l’Anima, e diventare davvero i creatori della propria realtà.
Attivando il Christos Solare, avvertirete un senso di calore al centro del petto, tra la seconda e la terza vertebra, a 3/4 dello sterno, più o meno dove portate il crocifisso, o altri ciondoli appesi ad una catenina di media lunghezza.

Se ciò non accade, pensate a non disperdere l’Energia Sessuale, e lavorate per annichilire l’ego e canalizzare l’Io del Padre. Perché soltanto attivando il Christos Solare, ed innalzando l’Anima allo Spirito, sarà ristabilito il flusso primigenio limpido e continuo, tra la frequenza dell’Essere incarnato (l’Anima), e lo Spirito universale che tutto crea, permea, e contiene (Dio).
Badate bene quindi, non vi sto dicendo di tornare bambini, ma di completarvi come uomini e donne, e recuperare il tesoro che avete perduto nell’infanzia, che è la capacità di abbandonarsi totalmente, e chiedere con la certezza di avere già ricevuto. La vera fede di cui parlava Gesù, capace di fare miracoli, consiste appunto nel totale abbandono, e nell’incrollabile certezza di essere ascoltati ed esauditi. In questo, non c’è nulla di strano o difficile da comprendere, dato che in dimensioni meno dense, le Anime creano proprio in questo modo. Il processo di creazione inizia con una richiesta, ma il bambino che ha il dono di saper chiedere, lo perde a causa del mondo, e l’adulto che diviene preda dell’ego, non se ne ricorda o nega la sua esistenza.

Quanti di voi quindi, sono davvero in grado di abbandonarsi totalmente, e chiedere con la certezza di avere già ricevuto? Chi non lo è, può recuperare questa capacità idealizzandola come una bacchetta magica, caduta in fondo ad un pozzo molto profondo, nel quale soltanto ad un bambino verrebbe in mente di avventurarsi. Ed è proprio per via della vostra Anima bambina, che un giorno (incarnandovi) vi ci siete calati, ma più scendete in profondità, più l’eco dell’ego vi confonde per intimorirvi e distogliervi dal proseguire. Recuperare la bacchetta magica che in fondo a quel pozzo, galleggia sulla memoria liquida del vostro subconscio, non è un’impresa facile, ma neppure impossibile. Per riuscirci, è necessario zittire le migliaia di voci dell’ego che cercano di intimorirvi e spingervi a razionalizzare, coprendo il magico rumore d’acqua che dal profondo, risale a dirvi di tornare ad essere Anime che creano nello Spirito.
Canalizzate l’Io del Padre, e sconfiggete l’ego
L’ego è il capolavoro degli arconti, un’interferenza che attanaglia la mente ed il cuore degli esseri umani, esotericamente rappresentata dalle corone di spine sul Capo e nel Cuore di Cristo. L’interferenza egoica è il risultato di piccole e grandi sofferenze, patite in questa o in altre vite, che appesantiscono l’Essere traducendosi in paure, fobie, ossessioni, compulsioni, ansie, rabbie, invidie, preoccupazioni, e predisponendo all’ingordigia, l’accidia, la lussuria, l’avarizia, la superbia, e molti altri difetti psicologici che l’essere umano contrae, alimenta, e trasmette.
Voi non siete il vostro ego, e per sconfiggerlo, non è importante osservarlo (come dicono i maestri del nulla), ma canalizzare l’Io del Padre, il Super Io capace di comprenderne l’inganno, istruirvi sulla sua natura, e darvi la forza di compiere i passi necessari per annientarlo. Ognuno di voi intimamente, ha già riconosciuto i propri difetti psicologici, e se lo desidera davvero, seguendo la voce dell’Anima canalizza lo Spirito del Padre, che si traduce in padronanza di Sé e Volontà Suprema.
Soltanto il Super Io, ad esempio, è in grado di spostarsi nel cuore e nel cervelletto, che sono la sede e la centrale operativa dell’Anima. L’io inferiore (l’ego) invece, fa quello per cui è stato creato, cioè nutrire la parte raziocinante della mente, per annichilire l’Anima e separarla dallo Spirito. Per sapere in che modo gli arconti parassitano le Anime, leggi questo articolo.
Nel cervelletto, risiede la parte subcosciente connessa al cuore ed al cervello limbico, che fa di voi ciò che siete, coordinando postura ed equilibrio, ed orchestrando linguaggio, attenzione, e memoria. Ogni respiro e battito del vostro cuore, il modo in cui vi muovete, parlate, guardate, ed interagite con le persone ed il mondo, sono collegate al vostro Essere subcosciente, quindi alla vostra Anima, ed allo Spirito che sostiene la Vita.

L’ego interferisce l’Anima e tutte le funzioni a lei connesse. Me ne accorsi da bambino, stupendomi del fatto che se osservato, non riuscivo ad urinare. Qualcosa di invisibile, era capace di bloccare una delle funzioni basilari del mio corpo, ed anche se avevo soltanto otto anni, intuivo che era la stessa cosa che spesso, mi impediva di dire e fare tutto ciò che ritenevo giusto. Quella cosa mi tarpava le ali impedendomi di essere me stesso, ed in quel momento, decisi che avrei scoperto dov’era e com’era fatta davvero. Liquidare il disturbo dell’ego definendolo emotività, e tentare di curarlo dallo psicologo non serve a nulla, dato che affonda le proprie radici nell’angoscia che viene dall’isolamento dell’Anima, ed in ogni essere umano si manifesta in modo diverso. Infinite tipologie e gradazioni di difetti psicologici, hanno quindi un’unica matrice, e singolarmente non possono essere sconfitti, ma solo inibiti dagli psicofarmaci o trasformati in difetti diversi.
Oggi ho capito che l’ego, anticipa gli slanci dell’Anima, frapponendosi tra Lei e le sue manifestazioni nella materia. Da bambino, se pensavo: “mi stanno guardando”, anteponevo il mio difetto psicologico al naturale atto di urinare, e mi bloccavo. Allo stesso modo, se pensavo: “devo dormire” non prendevo sonno, e se pensavo: “qualcuno giudicherà quello che faccio” non lo facevo bene, e così via. Un giorno pensai: “devo correre fino a quell’albero” e ci arrivai con il fiatone. Il giorno dopo, correndo insieme ad un amico, mi accorsi di essermelo lasciato alle spalle di un centinaio di metri, ed avere ancora il fiato per ridere e scherzare. Cos’era cambiato rispetto al giorno prima? Ero sempre io, lo stesso albero, e la medesima distanza. Quindi, chi mi aveva dato il potere di superare me stesso? Semplicemente, avevo imparato a correre abbandonando il fardello dell’ego, e tenendo per mano la mia Anima.

Fate un passo indietro, la vostra Anima è già lì
Se l’Io del Padre è disceso in voi, ed avete la facoltà di “fare un passo indietro” spostandovi nel cervelletto, sperimentate la “condizione del testimone”, che seppure momentaneamente, annulla l’interferenza dell’ego e libera l’Anima. Esercitatevi a spostare l’Io nel cervelletto abbandonando la neocorteccia. Quando ci riuscirete, noterete che finché l’Io è nel cervelletto, il lobo frontale rimane il testimone non giudicante di ciò che accade, ed un passaggio di energia accompagnato da un sibilo, rende percepibile la frequenza dell’Anima che si spande nello Spirito.

Ignorando l’ego ed affiancando l’Anima, è infatti possibile avvertire il flusso dell’informazione Animica, che per mezzo dell’Energia Sessuale sale e si propaga allo Spirito. Senza che ve ne accorgiate, questo accade quando assecondate le vostre passioni, ascoltate la vostra musica preferita, giocate con i vostri bambini, fate l’amore perché siete innamorati, quando create, ed ogni volta che non vi sentite osservati e giudicati. E’ uno stato di Grazia entro il quale l’Anima è connessa allo Spirito, ed ha la facoltà di precedere il corpo, organizzando il “caso” ed operando nella natura intima delle cose, per generare eventi sincronici e condurvi alla realizzazione dei vostri desideri Animici, riflettendo nel mondo fisico i desideri che avete proiettato nello Spirito.
In questa foto, un costume di Katy Perry, che come Madonna, Lady Gaga, Michael Jackson, e molti altri, ha trasferito nel pop il gusto per l’esoterismo, e dalla sua rappresentazione, è evidente la volontà di trasferire il mio stesso messaggio per mezzo di un’immagine:

Al contrario, continuando ad assecondare l’io inferiore che parassita la mente, affidandovi esclusivamente al raziocinio, seguitando a fare quello che non vi piace, dicendo quello che non pensate, ed intrattenendo rapporti con persone che vi sono indifferenti, avrete relegato l’Anima dieci passi dietro il vostro ego. Le Anime schiacciate dall’ego giacciono in perenne stato di sofferenza, non comunicano con lo Spirito, e disperdono gran parte del loro potenziale elettromagnetico. Il potenziale disperso dalle Anime per via dell’ego, viene assimilato dalle entità parassite che reggono il ciclo delle reincarnazioni, cioè gli arconti, dei quali ho parlato in questi articoli.
Recuperate quindi la vostra bacchetta magica, per abbandonarvi e chiedere credendo di avere già ottenuto, ricominciare a stupirvi, e pensare che tutto può accadere; ma affiancate le qualità del bambino che è l’Anima, a quelle del Padre che è lo Spirito. Chi di Anima e Spirito riesce a fare una cosa sola, cambia la natura delle cose e muta il corso degli eventi.
Chi di due è capace di fare uno, collassa la funzione d’onda, governa le particelle negli atomi, organizza il caso, ed influenza il mondo fisico agendo sulla materia oscura.
