Discussione sul risveglio spirituale, iniziata da Silvia:
Silvia: Praticamente da sempre, si fa un gran parlare (spesso a vanvera) di “risveglio spirituale”. Ma cosa significa realmente? E come ci si arriva davvero?
Cinzia: Da quello che ho capito, il risveglio spirituale è un cambiamento profondo nella consapevolezza di una persona. È come se d’improvviso accadesse qualcosa dentro di te, e vedessi il mondo e te stesso sotto una luce completamente nuova.
Luca: Esatto Cinzia. Per me, è stato come il svegliarsi da un lungo sonno. Inizi a domandarti chi sei veramente, e quale sia lo scopo nella tua vita, per finire in uno stato di profonda comunione col tutto. Molte persone lo descrivono come un senso di comunione con l’universo, o una connessione più profonda con la natura e gli altri esseri umani.
Silvia: Grazie per le risposte! Ma come si arriva a questo punto? È qualcosa che accade all’improvviso, o si tratta di un processo graduale?
Cinzia: Per quanto ne so, può accadere in entrambi i modi. Alcune persone cambiano improvvisamente, in seguito a una crisi personale o un evento traumatico che cambia la loro vita. Altre invece, seguono un percorso spirituale più graduale, attraverso la meditazione, altre pratiche spirituali, o acquisendo conoscenza in vari modi.
Luca: Il cammino verso il proprio risveglio spirituale, non è sempre facile da percorrere. Affrontare le proprie ombre, le proprie paure e verità nascoste, può metterci a dura prova e generare molti fallimenti. Alcuni parlano di “notte oscura dell’anima”, dove attraversare un periodo di grande lotta interiore, che precede il momento della più profonda e definitiva comprensione di sé.
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Silvia: Si tratta dunque, di un viaggio personale verso la comprensione del proprio sé più profondo?
Cinzia: Esattamente! Durante questo viaggio, la maggior parte delle vecchie credenze, e dei modelli di comportamento vengono messi in discussione. Si iniziano ad intravedere oltre le illusioni della società, e si comincia finalmente cercare una verità più profonda.
Luca: Aggiungerei, che il risveglio spirituale non si limita all’introspezione, ma si riflette pienamente anche nella vita materiale. Può portarti a fare scelte diverse non soltanto nelle pratiche spirituali, ma anche durante la vita di tutti giorni, come cambiare lavoro, rivedere le nostre relazioni personali, o persino cambiare casa o paese.
Silvia: Ma nel vostro caso, come avete capito che stavate vivendo una fase di risveglio spirituale?
Cinzia: Uno dei segnali. è senz’altro un’intensa sete di conoscenza. Si inizia desiderare di leggere, esplorare, parlare con gli altri di temi più profondi dell’ultimo modello di smartphone o di un avanzamento di carriera. Inoltre, si inizia a sentirsi più empatici e connessi con gli altri, meno interessati al materialismo ed al proprio status sociale.
Luca: Potresti inoltre sperimentare sincronicità, coincidenze significative, che sembrano volerti guidare lungo un percorso inaspettato, che non ha più a che fare con la frenesia ed il nulla del mondo materiale. E’ come se Dio stesso ad un certo punto, decidesse di indirizzarti verso il verso un senso più alto dell’esistenza.
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Daniele 9: Gesù non parlava di risveglio Spirituale, ma ci diceva di nascere una seconda volta dall’acqua e dallo Spirito. Egli ci spronava a vivere le cose del mondo, ed a riunirci alla nostra Anima fin dal profondo della nostra componente liquida. Cristo ci ripeteva di salvare le nostre Anime, ma per farlo non c’è da risvegliarsi, bensì da mettersi in ascolto e discendere nel proprio petto, a FARE UNO con il Seme di Quinta Dimensione che Dio ha deposto nei nostri Cuori.
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