San Bartolomeo, fu tra i discepoli che seguirono Gesù Cristo durante tutto il suo ministero. Apostolo fedele, testimone dei sui miracoli, insegnamenti, morte e risurrezione, fu probabilmente colui che per amore di Cristo subì il martirio più atroce. Anche conosciuto come Natanaele, un nome che in ebraico significa “dono di Dio”, San Bartolomeo è il patrono di molti luoghi e mestieri, ma in particolare, di quelli legati al cuoio, alla pelle ed ai coltelli. Veniva invocato contro la peste, ed a tutt’oggi è invocato contro le malattie contagiose, e contro le malattie della pelle e dei nervi.
La ragione di queste associazioni, sta nel raccapricciante martirio che San Bartolomeo Apostolo, fu costretto a subire per mano di sacerdoti pagani in una terra straniera. Dato che questi lo scorticarono vivo, e la sua storia fu una storia di estremo coraggio, fede, e grande devozione nei confronti di Gesù Cristo.
La vita di San Bartolomeo Apostolo
San Bartolomeo nacque a Cana di Galilea, cittadina famosa per essere stata teatro del primo miracolo di Gesù, ovverosia la trasformazione dell’acqua in vino durante un banchetto di nozze. Era amico di San Filippo, altro discepolo di Cristo, che glielo presentò vicino al fiume Giordano. All’inizio, Bartolomeo era scettico nei confronti di Gesù, ed andava dicendo: “Da Nazaret può venire qualcosa di buono?” (Giovanni 1:46). Ma quando Gesù lo vide, lo lodò come “un vero israelita in cui non c’è falsità” (Giovanni 1:47).
In seguito, Bartolomeo divenne uno dei più seguaci più stretti di Gesù, e lo accompagnò durante tutto il suo ministero, vedendolo camminare sull’acqua, guarire i malati e risuscitare i morti. Ascoltò inoltre tutti i suoi insegnamenti, e fu presente all’Ultima Cena, dove Gesù istituì l’Eucaristia e gli lavò i piedi. Fu anche tra gli apostoli che videro Gesù dopo la sua risurrezione, sia a Gerusalemme che sulla riva del lago di Tiberiade (Giovanni 21:2).
Dopo che Gesù ascese al cielo, Bartolomeo ricevette lo Spirito Santo assieme agli atri apostoli, e cominciò a predicare il vangelo in tutte le nazioni. Secondo la tradizione, Bartolomeo viaggiò in molte regioni dell’Asia e dell’Africa, come l’India, l’Etiopia, la Mesopotamia, la Partia, la Licaonia, la Frigia e l’Armenia. Predicando la Parola di Cristo e compiendo miracoli in Suo Nome, l’Apostolo Bartolomeo convertì molte persone al Cristianesimo, ma dovette anche affrontare la persecuzione di chi intendeva opporsi alla sua fede.
Il Martirio di San Bartolomeo Apostolo
Secondo il vescovo e scrittore Eusebio di Cesarea, storico della chiesa del IV secolo, Bartolomeo si recò in India con l’Apostolo Tommaso, dopodiché andò in Armenia, dove convertì al Cristianesimo il re Polimio e sua moglie Ennia. Ma questo provocò l’ira del fratello del re, Astiage, che era un sacerdote pagano particolarmente ostile al Cristianesimo.
Astiage fece arrestare Bartolomeo, ed ordinò di torturarlo, flagellandolo con le verghe e bruciandolo con le torce, ed infine lo fece scorticare vivo con un coltello. Come tutti gli apostoli che avevano ricevuto lo Spirito Santo, Bartolomeo accettò il proprio destino, e poté sopportare il martirio con dignità e pazienza, lodando Dio ad ogni vergata e ad ogni colpo di coltello. Bartolomeo non gridò né si lamentò, ma continuò a pregare e predicare finché non rinunciò al suo spirito.
Non pago delle sofferenze inflitte a San Bartolomeo, Astiage ne conservò la pelle come trofeo, ma poté godersela per poco, in quanto immediatamente dopo si ammalò peste, e morì assieme a molti dei suoi uomini che avevano partecipato a questo martirio. Il corpo di San Bartolomeo fu gettato in mare, ma venne miracolosamente recuperato da alcuni Cristiani, che gli diedero una degna sepoltura e lo onorarono secondo la sua fede.
Anche la pelle di San Bartolomeo, fu in seguito trafugata da alcuni suoi discepoli, che la conservarono come reliquia assieme a molte parti del suo corpo, che venne ben presto dissotterrato ed utilizzato come oggetto di venerazione.
San Bartolomeo nel Giudizio Universale di Michelangelo
Una delle rappresentazioni più famose di San Bartolomeo, è quella michelangiolesca del “Giudizio Universale“, nella Cappella Sistina, che lo mostra con la sua pelle in mano e con il volto dello stesso Michelangelo.
Questo rientra esotericamente, nel messaggio di illuminazione che Michelangelo intendeva trasmettere ai posteri, utilizzando anche la figura di San Bartolomeo con la “vecchia pelle” in in pugno, in segno rinnovamento, e di rinascita a Vera Vita nel Regno dei Cieli.
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Le reliquie e la venerazione del coraggioso apostolo di Gesù Cristo
Il corpo di San Bartolomeo Apostolo, dopo essere stato dissotterrato fu trasferito in vari luoghi, tra cui la Mesopotamia, l’Egitto, Cipro e Costantinopoli. Nel IX secolo, alcune reliquie del santo furono portate a Roma dall’imperatore Ludovico II, che le donò alla Basilica di San Bartolomeo sull’Isola Tiberina. Lì a tutt’oggi, sono venerate da migliaia di pellegrini che lo pregano e chiedono la sua intercessione.
Altre reliquie di San Bartolomeo, sono conservate in diverse chiese e santuari, come la Cattedrale di Benevento, dove si trova il suo cranio; l’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés a Parigi, dove si trova il suo braccio; e la Cattedrale di Canterbury dove si trova la sua tunica. San Bartolomeo Apostolo, è anche raffigurato in molte opere d’arte, come dipinti, sculture, mosaici e vetrate.
San Bartolomeo Apostolo, è stato un modello di coraggio, compassione e fedeltà a Cristo. Ed è oggi punto di riferimento e potente intercessore, per tutti coloro che soffrono di afflizioni fisiche o spirituali; in special modo quelle legate alla pelle ed ai nervi. Uomo buono ed eroico santo, che con la sua vita ed il suo martirio, ha dimostrato fino a che punto può arrivare l’amore in Gesù Cristo, ma soprattutto fino a che punto, possa arrivare l’Amore di Dio nel consolare l’uomo e renderlo capace di sopportare qualsiasi prova.
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