Della superba opera michelangiolesca, la Creazione di Adamo, si è già scritto molto, e che racchiuda molti segreti è piuttosto noto. Il “mantello di Dio”, riprende in sezione le linee di un cervello umano, in modo così perfetto, da sacrificare le forme naturali di un mantello, pur di comunicare il potente contenuto sapienziale, che per la prima volta, svelerò in questo articolo.
Il “mantello cervello” è sicuramente il più evidente dei dettagli, ma non l’unico a suggerire il messaggio d’insieme che la Chiesa di Roma, attraverso il genio e la conoscenza anatomica di Michelangelo, intendeva tramandare. E’ chiaro infatti, che Papa Clemente VII, non avrebbe mai permesso a Michelangelo di veicolare messaggi per conto proprio, men che meno sulla volta della Cappella Sistina.
Chi sostiene che Michelangelo piazzasse significati nascosti all’interno delle sue opere, in barba alle più alte autorità ecclesiastiche, non gode di particolare intuito ed intelligenza. Se ci avesse provato, sarebbe stato scoperto dal Papa, oppure da uno dei suoi vescovi e cardinali, ed a quel punto, oltre a perdere il lavoro, avrebbe perso la vita.
La Chiesa di Roma si è macchiata di crimini orribili, e tutt’oggi è un’istituzione retta su banche e massonerie, totalmente indegna di rappresentare il Cristo. Ciò nonostante, è depositaria di un sapere immenso, messo a disposizione degli “uomini di buona volontà”, che intendono sforzarsi di guardare oltre il velo delle cose che gli vengono messe davanti agli occhi.
Attraverso le immagini, Michelangelo parla alla nostra Anima, e consegna ai posteri l’unica Verità, che è la Verità della del “Matrimonio Mistico”, e della “Camera Nuziale”.
Gesù disse: “La verità non è venuta nel mondo nuda, ma è venuta in simboli ed immagini. Esso non la riceverà in altra maniera. C’è una rigenerazione e un’immagine di rigenerazione. Ed è veramente necessario che si sia rigenerati attraverso l’immagine. Che cos’è la resurrezione? E’ l’immagine, ed è necessario che risorga attraverso l’immagine e la camera nuziale; l’immagine attraverso l’immagine, è necessario che si entri nella Verità, che è la restaurazione.”
Vangelo di Filippo
Non esiste opera d’arte sacra o racconto biblico, che non abbia un significato esoterico, e gli affreschi della Sistina sono entrambe le cose. La Creazione di Adamo, e l’intera opera di Michelangelo, è rappresentata da opere d’arte sacra che si rifanno a racconti biblici. Dietro il velo di ogni singola immagine, gli affreschi nascondono un senso profondo, tramandato per essere messo a frutto quale strumento di rinascita.
Il “cervello” rappresentato dal mantello di Dio, nella Creazione di Adamo, racchiude ed è circondato da molti segreti:
1 – Dio e la disposizione del suo corpo
Continuando a confrontare l’anatomia di un cervello umano, con la Creazione di Adamo, salta agli occhi come il Dio di Michelangelo, all’interno del mantello che delinea un encefalo, si disponga perfettamente in linea con il sistema limbico. Il cervelletto e gli organi del sistema limbico, ovvero talamo, ipotalamo, ippocampo, ed amigdala, sono direttamente coinvolti con la realizzazione dell’Anima. Nella sua rappresentazione quindi, Michelangelo considera l’Anima e gli organi attraverso i quali si manifesta, come sostanza Divina, e ritrae il matrimonio mistico nel talamo, come la realizzazione di Dio nel cervello umano.
Il matrimonio mistico, avviene dopo la morte dell’ego, ad opera dell’Io Superiore proveniente dallo Spirito, che per mezzo dell’Energia Sessuale (o Spirito Santo) e del Christos Solare, libera cuore e mente dagli aggregati arcontici.
L’Io Superiore è lo Spirito del Padre disceso in noi, per farci simili a Lui, e renderci degni di accedere al Talamo Nuziale, dove ad attenderci è la nostra stessa Anima. Quando un Super Io (a differenza dell’io inferiore, o ego), percepisce e ricerca all’interno di Sé, l’Anima che Dio ha posto nel petto di ogni essere umano, si innesca il meraviglioso processo di Realizzazione dell’Anima, che fisicamente, culmina nel Talamo (o Camera Nuziale). Il cervello umano, come Dio stesso, è uno e trino, poiché composto di cervello rettiliano (o cervelletto), cervello limbico, e neocorteccia (o neocervello). Normalmente, le parti collegate all’Anima interagiscono a livello inconscio, mentre l’insignificante io cosciente (l’ego) non si accorge di nulla. Al contrario, nella donna e nell’uomo illuminati, il Super Io e l’Anima sono al tempo stesso coscienti e subcoscienti, maschili e femminili, di materia ordinaria e di materia oscura.
Gesù disse: “Quando farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l’uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.”
Vangelo di Tommaso
2 – Angeli che Dio cinge e tocca con il braccio destro
L’emisfero cerebrale lungo il quale si snoda il corpo di Dio, è l’emisfero destro, cosiddetto femminile, che rappresenta la mente olistica, intuitiva, creativa, e spirituale. Questo, è l’emisfero cerebrale attraverso il quale l’Anima esprime la propria Essenza. Quello sinistro (il maschile) è invece logico, analitico, matematico, e razionale. Questo, è l’emisfero “robotico” interferito dall’io inferiore, al quale in molti si affidano totalmente, smarrendosi nella materia e sacrificando l’esistenza.
Ma la neocorteccia, non è l’unica parte del cervello ad essere suddivisa in due parti. Ad eccezione della ghiandola pineale, anche il cervello limbico è un doppio sistema, ed il talamo che ne fa parte, è anch’esso diviso a metà, e collegato sia all’emisfero destro, sia all’emisfero sinistro. Nella Creazione di Adamo infatti, nel punto del Talamo destro Dio abbraccia l’unico angelo senza seno ma con fattezze femminili, ed in connessione con il Divino (come nell’ultima cena di Leonardo), dipinge una figura che non è né maschio, né femmina.
L’androginia Spirituale, è quindi la conseguenza dell’interconnessione del talamo destro maschile (collegato al Super Io), con il talamo sinistro femminile (collegato all’Anima), che innesca la totale condivisione degli impulsi cerebrali, e conduce alla più completa illuminazione e completezza dell’Essere. Oltre alla più totale unione degli opposti (subconscio/conscio, maschile/femminile, materia/antimateria), l’ampliamento delle facoltà sensoriali, è suggerito dal fatto che Dio, protende il braccio e tocca l’ultimo angelo alle sue spalle, che ha gli occhi bene aperti, lo sguardo rivolto all’osservatore, e si trova in perfetta corrispondenza dell’area del cervello deputata alla vista: la corteccia visiva.
A conferma di questo, anche nella “Separazione della Luce dalle tenebre” (sempre sulla volta della Cappella Sistina), nella rappresentazione di Dio, esistono richiami piuttosto evidenti al nervo ottico ed al tronco encefalico, che in futuro analizzerò nel dettaglio.
3 – Braccio e mano di Dio protesi verso Adamo
Il braccio destro di Dio, fuoriesce dal mantello/cervello in corrispondenza del terzo occhio, detto anche occhio interiore, e con un tocco crea Adamo, che è l’uomo primo, perfetto, incontaminato. La creazione di Adamo, o Adam Kadmon, che significa uomo primitivo (o uomo primo), è quindi una metafora del ritorno alla purezza primigenia. Con l’attivazione del sesto chakra, e l’apertura dell’occhio interiore, è infatti possibile individuare e correggere i propri difetti psicologici, causa dell’insensata dispersione dell’Energia Sessuale, e dell’annichilimento ed abbandono dell’Anima all’interno del corpo fisico.
4 – Posizione delle dita di Dio ed Adamo durante il tocco
Gli indici di Dio ed Adamo, in realtà non si toccano, ed a toccarsi invece, sono il medio e l’anulare di entrambe le mani. Come in numerosissime altre opere d’arte, Nella Creazione di Adamo, Michelangelo ripropone il simbolo dell’unione degli opposti: conscio e subconscio, maschile e femminile, materia oscura e materia ordinaria, o più semplicemente, del matrimonio tra Super Io ed Anima.
Tale simbologia, oltre a risultare onnipresente nell’arte sacra, è largamente utilizzata da mistici e massoni. Il gesto dell’unione degli opposti, sottintende per l’appunto la realizzazione dell’Essere per mezzo dello Spirito Santo, e del Super io che attivando il Christos Solare, eleva l’Anima allo Spirito del Padre.
Gesù ripeté: “IO SONO”, intendendo l’IO fuso a Colei che E’, cioè l’Anima immortale che viene da Dio. L'”Io Sono” è il Nuovo Essere, Il Figlio dell’Uomo, l’Adam Cristo che nasce dall’unione degli opposti.
5 – Movenze femminili e piccolissimo pene di Adamo
Anche nel dipingere Adamo, Michelangelo ha inteso trasmettere il senso dell’androgino. Infatti, seppure dal fisico scultoreo, Adamo piega la testa all’indietro, e protende il braccio in modo effeminato. Inoltre, ha un membro minuscolo, tanto piccolo da apparire il pene di un neonato. La scelta di dipingerlo così, non è riconducibile alla censura ecclesiastica, perché Michelangelo avrebbe potuto nasconderlo, e perché nessun altro personaggio sulla volta della Sistina, ha un organo sessuale tanto piccolo.
Il pene di Adamo, è dipinto per apparire inesistente, e veicolare ancora una volta il senso dell’androginia Spirituale.
Nella Creazione di Adamo, Adamo è l’Essere che riunisce ed integra gli opposti, riacquistando l’originaria perfezione, perduta a causa della concupiscenza e del peccato originale. A conferma di questo, anche nell’affresco “Peccato originale e cacciata dal Paradiso terrestre”, che ho analizzato qui, Michelangelo fa riferimento all’insensata dispersione dell’Energia Sessuale, e quindi al peccato contro lo Spirito Santo, che ha separato l’umano dallo Spirito, sprofondandolo nella carne e nel ciclo delle reincarnazioni.
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