Spiriti allo specchio: Perché lo specchio è un portale sullo Spirito

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Non vi parlerò di specchi e spiriti per insegnarvi a fare dello spiritismo, ma per darvi attraverso la conoscenza dello Spirito, il modo di tornare a voi stessi e contattare la vostra stessa Anima. Dato che proprio come uno specchio, la vostra componente Spirituale proviene a voi quando vi ci riflettete.

Le vostre Anime vi provengono da Dio, e sono parte del mondo dello Spirito esattamente come lo sono gli Angeli. Ma del mondo dello Spirito, fanno parte anche Satana e tutti i suoi demoni, ed i più complessi casi di possessione demoniaca originano proprio da sedute spiritiche completamente inutili, e praticate spesso con l’uso degli specchi e della tavola ouija.

Non è dunque una buona idea, mettersi nelle condizioni di canalizzare lo Spirito senza sapere cosa si sta facendo, dato che significa mettere a disposizione il proprio corpo e la propria mente a qualsiasi tipo di entità. Compresi miliardi di demoni ingannatori che quasi nessuno può identificare per ciò che realmente essi sono.

Soltanto di una cosa potete esser certi, e cioè che avete un’Anima ed è quella che dovete contattare e vivificare. Ma questo come spiego nella mia Guida all’attivazione del Christos Solare, ha a che fare con un lavoro che si fa dall’esterno verso l’interno, rivolgendosi consapevolmente in direzione del proprio Essere. Non certo proiettandosi all’esterno e mettendosi in mano a dei demoni, che non aspettano altro che parassitarvi, per garantirsi la sopravvivenza ed appagare le loro smanie di possessione, lussuria, e sadismo.

Ed ora che siete avvertiti, potete continuare con la lettura dell’articolo. Leggetelo fino alla fine, perché soltanto alla fine riceverete la chiave per comprendere come un semplice specchio, possa aiutarvi ad accedere ai vostri mondi interiori. Per cominciare invece, descriverò brevemente le pratiche di spiritismo dove viene utilizzato lo specchio, così da introdurvi alle dinamiche dello Spirito anche attraverso ciò che è sbagliato.

Lo specchio nella catottromanzia

Lo spiritismo e la catottromanzia

La catottromanzia, è una forma di divinazione che si basa sull’osservazione di immagini riflesse allo specchio, estrapolate in particolari condizioni sia psichiche che di luce. Si tratta di una pratica che ha origini molto antiche, presente in numerose culture e tradizioni. Per via della catottromanzia, chi è solito affidarsi a questo tipo di pratiche divinatorie, cerca di prevedere il futuro, o di indagare gli aspetti più nascosti del presente e del passato.

Tra le immagini riflesse allo specchio, è così possibile individuare scene, simboli, o volti che hanno un significato profetico o Spirituale, e che nel loro insieme, costituiscono un contatto abbastanza vario ed articolato con il mondo dell’invisibile.

La catottromanzia può essere praticata in modi diversi, ma il più comune è quello di permanere in una stanza buia, pervasa dal fumo d’incenso, con uno specchio appoggiato su di un tavolo e delle candele accese tutte intorno. Dopodiché di calarsi in uno stato di trance o rilassamento profondo, continuando a fissare lo specchio ed attendendo che si manifestino delle immagini. Alle sessioni di catottromanzia, solitamente partecipano un medium ed uno o più consultanti, ed a seconda della domanda o delle intenzioni, le immagini che si manifestano vengono interpretate dagli uni o dagli altri.

Lo specchio come psicomanteum

lo psicomanteum è una forma più elaborata di catottromanzia, anch’essa molto antica e rivolta soprattutto a facilitare il contatto con i defunti. Tuttavia, il termine psicomanteum è stato coniato ai giorni nostri da Raymond Moody, psichiatra ben noto per i suoi studi e per le sue esperienze di premorte. Moody ha rispolverato le metodologie di quest’antica tecnica medianica, ribattezzandola e sperimentandola su centinaia di persone.

Lo psicomanteum è allestito in una stanza buia e silenziosa, con le pareti dipinte di nero, ad una delle quali è appeso uno specchio di forma circolare, inclinato in modo da non riflettere il volto di chi gli siede davanti, ma soltanto il buio della stanza che lo circonda. Il richiedente dinanzi allo specchio, dovrà concentrarsi sul ricordo del proprio caro defunto, richiamandone con il pensiero il nome ed anche la voce.

Non è raro che ben presto, allo specchio si manifesti l’immagine di uno spirito, e che comunichi con il richiedente attraverso parole, gesti o emozioni. Anche la tecnica dello psicomanteum, oltre che sullo specchio si basa sull’ipnagogia, cioè sulla condizione tra veglia e sonno in cui la mente s’interfaccia allo Spirito.

Lo specchio e lo scrying

Lo scrying è una modalità di visione remota, basato sull’utilizzo di uno specchio o di altra superficie riflettente. Consiste nel guardare lo specchio senza focalizzare lo sguardo su qualcosa di preciso, ma lasciando che la mente continui a vagare ed a rilassarsi.

In questo modo, è possibile che emergano visioni di persone, luoghi, o eventi molto lontani nello spazio e nel tempo. Tali visioni, possono insorgere a seguito di richieste specifiche, o manifestarsi in modo del tutto spontaneo. Talvolta sfuggendo al controllo del richiedente, e manifestandosi in visioni avulse dal suo mondo e dalle sue richieste.

Lo scrying viene utilizzato per scopi diversi, come la ricerca di informazioni, la risoluzione di enigmi, la localizzazione di oggetti, il ritrovamento di persone, la previsione del futuro, e la comunicazione con gli spiriti.

Lo specchio nell’idromanzia

Altra variante della catottromanzia, è l’idromanzia (o idroscopia), che consiste nell’utilizzare uno specchio immerso e mantenuto a pelo d’acqua, e che dunque non si basa soltanto sul potere riflettente dello specchio, ma anche sulla natura ed il movimento dell’elemento acqua. Lo scopo è quello è di creare un portale riflettente ed attivo, per comunicare con gli spiriti, rispondere a domande del richiedente, e prevedere il futuro.

Nell’idromanzia, lo specchio viene immerso in un contenitore pieno d’acqua, mantenuto in superficie, e circondato da luce di candele e profumo d’incenso. Le candele accese e poste intorno alla bacinella, diffondono la propria luce fioca ed in movimento, che nell’acqua e nello specchio si riflette in un caratteristico e “casuale” gioco di luci e ombre. Condizioni queste, che favoriscono l’abbandono allo stato intermedio tra la veglia ed il sonno, e che danno agli spiriti il modo di manifestarsi cavalcando riflessi ed oscillazioni luminose.

La pratica dell’idromanzia, unisce la concentrazione e l’intenzione del richiedente, a condizioni particolarmente favorevoli alla manifestazione di entità diverse. Qualsiasi spirito infatti, approfittando del canale che gli è stato aperto, potrebbe manifestarsi riflesso nell’acqua o nello specchio, mostrandosi in forma di nebbia oppure di ombra, emettendo dei suoi, spostando oggetti, o nel peggiore dei casi possedendo la mente del medium o del richiedente.

Ecco perché lo specchio è un portale sullo Spirito

All’inizio dell’articolo, ho promesso che non avrei parlato soltanto di spiriti e di specchi, ma che avrei spiegato per quale motivo uno specchio è da considerarsi un portale sullo Spirito, e soprattutto come sfruttare questa conoscenza per FARE UNO con la propria componente Animica. Ecco dunque, come lo specchio possa fare molto di più che mettervi in contatto con dei demoni, o prevedere un futuro che in Verità non esiste affatto.

Molto semplicemente, lo specchio mantiene una prospettiva uguale e contraria a quella dell’essere umano, e quella dello specchio è la prospettiva dello Spirito.

La direzione della materia, e quella dello Spirito

L’essere umano normale, osserva il mondo da una prospettiva che è classica delle Anime incarnate, che sono corrotte dalla frequenza di Saturno e sprofondate nella materia densa. Queste Anime infatti, faticano a riconoscersi come Puro Spirito e credono nell’illusione del mondo, generando degli IO che sono parassitati dalle potenze arcontiche, e che istante per istante le attraggono fuori di Sé.

Fuori di Sé significa all’esterno di Sé, ovverosia nella direzione opposta a quella dello Spirito, dato che lo Spirito non origina dai vostri occhi proiettandosi verso l’esterno, ma vi compenetra dall’esterno verso l’interno restituendovi un’immagine della materia e del mondo, che in Verità non esiste affatto.

La materia dunque, non è altro che il risultato dell’inganno di Satana (Saturno) e del Demonio (gli arconti) che inducono le Anime ad interpretare lo Spirito come il suo contrario.

Ecco come avviene la “magia” dello Specchio

Osservando la vostra immagine, o qualsiasi altra cosa riflessa allo specchio, senza rendervene conto tornate a percepire la direzione dello Spirito, ed in questo modo, potete reimmettervi nel flusso dello Spirito che vi giunge dall’esterno verso l’interno. Dinanzi allo specchio, il subconscio che è territorio dell’Anima, ricomincia a percepire lo Spirito per ciò che realmente E’, e ad elaborare sensazioni ed immagini che gli provengono dall’aldilà.

Attraversare lo specchio ed entrare nello Spirito

L’ipnagogia, cioè lo stato di alterazione della coscienza che si verifica tra la veglia ed il sonno, contribuisce ai processi di canalizzazione dello Spirito, perché annichilisce l’IO cosciente ed apre la strada al subconscio. L’Anima che presiede il subconscio è affine allo Spirito, ed è normalmente in grado di restituire allo strato conscio della mente, immagini, suoni, e visioni, che sono di natura puramente Spirituale.

Ecco dunque, perché le tecniche ed i rituali inerenti la catottromanzia, sortiscono l’effetto di mettersi effettivamente in contatto con l’aldilà. Il potere dello specchio di restituire al subconscio la direzione dello Spirito, unito allo stordimento dell’IO cosciente, rimettono sebbene in minima parte, nelle mani dell’essere umano l’antico potere di percepire le dimensioni più sottili.

Come utilizzare lo specchio per tornare alla vostra Anima

Chi attraverso uno specchio, riprende la direzione dello Spirito ed entra in una condizione di ipnagogia, fa riferimento al subconscio ed utilizza in modo attivo la propria componente Animica. Vale a dire l’elemento Spirituale che risiede nel Cuore di ogni donna e di ogni uomo, in grado di intercettare e dare un senso ai segnali dello Spirito che gli provengono dall’esterno.

Ma ciò che conta davvero, non è intercettare dei segnali che provengono dall’esterno, bensì riconoscere di avere un’Anima facendo ritorno al proprio interno.

L'Anima umana si riflette nello Spirito

Cercare di contattare le Anime dei defunti e di prevedere il futuro, ha a che fare soltanto con l’egoismo, le paure, e la mancanza di Fede dell’essere umano, nel momento in cui è ancora distante dalla sua Anima.

Depurare l’IO dal parassita arcontico e rivolgerlo all’Anima, è l’unico vero motivo dell’incarnazione di ogni essere umano. Nessun uomo troverà pace finché non lo avrà fatto.

Aver letto questo articolo, ed essere venuti a conoscenza di alcune delle dinamiche dello Spirito, potrà esservi utile nel portare a termine il vostro unico vero compito: il ricongiungimento dell’IO con l’ESSERE, che è l’Anima ed è Dio dentro di voi.

Fate riferimento a quanto vi ho rivelato, smettendo di procedere sempre dall’interno verso l’esterno, ed esercitandovi a fare l’esatto contrario. Seguite cioè la direzione dello specchio, avanzando dall’esterno verso l’interno in direzione del vostro Animico Sé.

Prendetevi dunque del tempo, per rilassarvi davanti ad uno specchio ed agganciare la direzione dello Spirito, cioè la direzione in cui viene riflessa la vostra immagine: verso di voi e non via da voi.

Immaginate di essere voi stessi quell’immagine, e di fare ritorno al vostro interno anziché continuare ad uscirne. Al tempo stesso, focalizzate il vostro centro all’altezza del Cuore, e discendete con l’IO a riunirvi con la vostra Scintilla Divina, così da ricaricarvi dell’Amore di Dio, anziché dello spirito dei demoni che vi ingannano e si servono di voi.

Lo specchio del Cuore nel Sole Spirituale
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Firma Daniele 9

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