[ La storia di Adriana ] Ciao a tutti, mi chiamo Adriana, vivo a Firenze, ed ho 39 anni. Riguardo le controindicazioni dello Yoga, preciso subito che quello che dirò non pretende assolutamente di essere preso come dato assoluto, considerato che si tratta DELLA MIA ESPERIENZA PERSONALE che Daniele mi ha spronato a rendere pubblica, concedendomi uno spazio su questo sito, di cui lo ringrazio. Detto questo, veniamo a noi. Sono sempre stata una ragazza spiritualmente irrequieta, nel senso che ho sempre avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa, ed ogni volta ho ricondotto questo mio stato dell’essere, ad un vero e proprio distacco tra me, e la mia Anima.
Mi sono messa alla ricerca dell’Anima, ed invece sono incappata nello yoga, e le sue controindicazioni
Esattamente a 37 anni, il giorno stesso del mio compleanno, mi sono fatta convincere da una mia amica ad iscrivermi ad un centro yoga di Firenze, complice il fatto che il primo mese di abbonamento me lo aveva sottoscritto lei, come regalo di compleanno. Diciamocelo, in buona parte lo ha fatto perché lo stava frequentando da sola, e non vedeva l’ora di andarci con un’amica! In ogni modo, devo dire che i primi giorni ci sono andata volentieri, ed anche se non avvertivo chissà quali benefici, riuscivo almeno a rilassarmi, che in definitiva, al giorno d’oggi non è poco.
Sono la segretaria di un affermato commercialista, e devo dire che il mio lavoro mi piace, ma è anche piuttosto frenetico, e mi pone spesso in una condizione di stress, quindi, ero proprio contenta di avere finalmente trovato un modo per scaricare lo stress. In effetti, sinceramente, non ho mai creduto che lo yoga potesse rappresentare più di un antistress, e quella funzione in effetti, la svolgeva egregiamente. Ero soddisfatta, ma ignara che il futuro, in quel centro yoga mi stava riservando qualcosa di inaspettato, che aveva proprio a che fare con le controindicazioni dello yoga.
La mia amica, mi ha spinta a chiedere allo yoga qualcosa che almeno a me, non avrebbe mai potuto dare
L’errore è stato spingersi oltre la funzione antistress, che avevo psicologicamente accettato, e concesso alla pratica dello yoga. Sarà il fatto che sono di estrazione cattolica, e con le filosofie orientali sento di non avere nulla a che spartire, oppure il fatto che sono ignorante in materia, e non ho nessuna voglia di addentrarmi in culture che non mi appartengono affatto. Fatto sta che per me lo yoga non doveva andare oltre la funzione di antistress, ed invece, per colpa della mia amica ho provato a spingerlo oltre ogni limite che Animicamente, gli avevo imposto.
Feci l’errore di rivelarle che andavo a fare yoga soltanto per rilassarmi, e che per elevarsi Spiritualmente, secondo me serve ben altro. Lei poi, non è certo l’esempio di un Buddha, fatto sta, che appena gliel’ho detto si è arrabbiata e mi ha risposto che avrei dovuto iniziare a fare yoga per davvero, disconnettendo la mente, e cercando di raggiungere quelli che lei definisce stati estatici, senza sapere assolutamente di cosa parla, visto che secondo me, in quella scuola l’estasi la raggiungono solo i titolari quando incassano gli abbonamenti.
Insomma, in quella scuola di yoga mi è sempre sembrato tutto un business, che di Spirituale non aveva proprio nulla. In buona sostanza, era gestito esattamente come una palestra, nel senso che si facevano cose diverse, ma le vibrazioni erano esattamente le stesse. In ogni modo, per fare contenta la mia amica decisi di provare a coinvolgere la parte più profonda di me, nelle dinamiche della pratica dello yoga, per come lo intendeva lei.
Dal momento che ho disconnesso la mente, ho capito quali potessero essere le controindicazioni dello yoga
Non me ne vogliano i cultori dello yoga, ma secondo me, la pratica di disconnettere la mente è tutt’altro che salutare. Certo, in qualche misura dovrebbe farlo chi iper-alimenta il proprio io cosciente con tanti pensieri inutili, ma chi in fin dei conti, seppure immerso nella società moderna, è una persona tranquilla ed equilibrata, potrebbe farne tranquillamente a meno. Anzi, dovrebbe guardarsene bene, dato che gli equilibri sono fragili, e quando si ha la fortuna di averli bisognerebbe evitare di metterli a rischio con azioni del tutto superflue.
Dico questo, perché dal momento in cui iniziato a “spegnere la mente”, ho iniziato a sperimentare sensazioni di inquietudine che non hanno mai fatto parte di me. Fin da subito, a “mente spenta”, mi sono sentita come spersa nell’etere, senza una guida né protezione, e stranamente, pur sperimentando queste sgradevolissime sensazioni mi riusciva difficile distaccarmene. In realtà, è qualcosa che non si può spiegare, ed al quale razionalmente, è impossibile dare un vero e proprio significato.
Daniele, è stato il primo e l’unico, a farmi capire a cosa fosse dovuto quello stato d’inquietudine, che a tratti si condensava in istanti di vera e propria paura. Daniele infatti, mi ha spiegato che lo yoga può avere molti effetti collaterali, ma che le controindicazioni dello yoga possono in definitiva, essere ricondotte ad un unico aspetto, che poi è quello che caratterizza la pratica stessa, e cioè la totale disconnessione dell’IO dalla propria Anima. Questa disconnessione, può condurre ad una sensazione di smarrimento, che è quella dell’Anima abbandonata dall’IO, ed inoltre, esporla all’azione di entità di bassa vibrazione, che si alimentano proprio delle nostre paure.
Quando Daniele mi ha illuminata, dicendomi che in realtà sono Spiritualmente composta di due parti, cioè da IO ed ANIMA, e che queste parti invece di essere divise, andrebbero riconosciute e finalmente riunite, sono letteralmente rinata! D’un tratto, ho capito che la mia strada è quella che Gesù un giorno ha tracciato per me, e che ha a che fare con il Matrimonio Mistico tra IO ed ANIMA, e non certo quella che ho personalmente sperimentato, come la via di una ulteriore divisione di queste nostre meravigliose componenti, che secondo me, hanno soltanto bisogno di essere riunite ed AMARSI TOTALMENTE!
Condividi questo articolo su: